Perché la dieta mediterranea mantiene geneticamente giovani

Uno studio dei ricercatori dell’Università di Exter dimostra che la dieta mediterranea rafforza e protegge il nostro DNA. E l’acqua è alla base

MILANO – Non è una novità che la dieta mediterranea faccia bene alla salute. Il suo giusto mix di verdura, frutta, carboidrati e proteine la rende un regime alimentare sano ed equilibrato consigliato a qualsiasi età.

Sono noti in tutto il mondo i suoi benefici a livello cardiaco, ma oggi, alcuni ricercatori dell’Università di Exeter, come ha riportato la BBC, hanno fatto una importante scoperta a livello genetico: la dieta mediterranea rallenta l’invecchiamento del DNA.

Lo studio

Per circa 10 anni i ricercatori guidati dal dottor David Llewelly hanno monitorato lo stato di salute di circa 5.000 persone concludendo che chi segue la famosa dieta mediterranea aiuta il proprio DNA a restare giovane e sano.

La scoperta è arrivata osservando i telomeri, ossia i "cappucci protettivi" del DNA il cui progressivo accorciamento è correlato all’invecchiamento cellulare e a numerose patologie legate all'età. Dallo studio emerge, infatti, che chi mangia secondo le regole della dieta mediterranea mantiene i telomeni più lunghi e sani, rallentando l’invecchiamento genetico dei cromosomi e proteggendo il DNA da diverse malattie.

L’acqua alla base della dieta mediterranea

Laura Rossi, esperta del Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (CREA), ha spiegato che il tema dell’idratazione ha conquistato negli anni un posto di rilievo all’interno delle piramidi alimentari sviluppate a ogni livello.

Oggi ogni rappresentazione grafica ha alla base l’acqua quale elemento essenziale per un corretto stile alimentare. L’acqua è sempre stata tratta come alimento essenziale nei LARN, ovvero nei livelli di assunzione raccomandati di energia e nutrienti. Dal 2003 è stato tradotto quello che è scritto nei LARN in una linea guida specifica con consigli pratici per la popolazione su come mantenere una buona idratazione.

di Alessandro Conte 

26 marzo 2018

credits: fotolia

READ MORE