Dalla Norvegia arriva anche in Italia il reverse vending

Dalla Norvegia arriva anche in Italia il reverse vending

Grazie all'introduzione di sistemi di raccolta rifiuti "reverse vending" anche in Italia si emula l'esempio della società norvegese TOMRA, che rivoluziona il concetto di raccolta differenziata. Chi restituisce una bottiglia ha diritto ad uno sconto sulla spesa o ad una serie di incentivi che rendono utile e divertente il riciclo ed il rispetto dell'ambiente...

Il sistema della raccolta differenziata diviene più divertente e va a vantaggio dell’ambiente e del consumatore

MILANO - Se restituisci la bottiglia hai uno sconto sulla spesa. Questo sistema di incentivo alla raccolta differenziata è stato sperimentato in Norvegia, Olanda, Croazia, Finlandia, Danimarca, Spagna, Belgio e Germania e da oggi funziona anche in Italia. Alla base di questi sistemi ci sono apparecchiature che premiano la virtuosità del cittadino: ad ogni bottiglia riciclata il deposito automatico dona un bonus, corrispondente alla cifra pagata per il “vuoto” al momento dell’acquisto, spendibile per gli acquisti nei negozi aderenti al circuito.

L’ESPERIENZA NORVEGESE - La società TOMRA, con sede ad Asker, in Norvegia, opera dal 1972 nel campo del“reverse vending”, modalità di raccolta dei rifiuti in cui chi deposita il materiale all’interno di dispositivi speciali della raccolta differenziata riceve un incentivo economico. Si tratta di apparecchi che funzionano al contrario di un normale distributore di bevande, invertendo tutte le procedure di riconoscimento ed erogazione. Oltre 65.000 le macchine installate in  50 paesi al mondo, basate su diverse tecnologie, come la lettura dei codici a barre, il riconoscimento di forma e materiale del contenitore e la scansione ottica. Un impeccabile sistema di videosorveglianza garantisce inoltre un costante controllo degli oggetti inseriti nella macchina. La TOMRA è stata nel 2011 tra i sei candidati al Premio per l’innovazione del Norvegian Research Council, consegnato il 21 settembre scorso in una cerimonia ad Oslo.

IN ITALIA - A diffondere per prima in Italia il sistema delle reverse vending machines è stata la RD Italia, società di Napoli esclusivista per l’Italia della norvegese TOMRA. Ad oggi, grazie a questo sistema introdotto sia nella grande distribuzione che nelle scuole, come ad esempio all’interno del Liceo Umberto I, sono state raccolte dalla RD Italia oltre 617.000 bottiglie e quasi 77.000 lattine, che hanno consentito un risparmio di 123.545 kg di Co2 e di 41.181 kg di petrolio.

REVERSE VENDING - Presente in Italia dal 2009, l’Associazione Reverse Vending Italia stimola nel Belpaese la conoscenza delle tematiche relative alla raccolta differenziata dei materiali riciclabili. L’associazione no profit organizza seminari, svolge attività di formazione e aggiornamento, promuove la ricerca e l’introduzione in Italia di sistemi di reverse vending. Al centro delle sue politiche è sempre il cittadino, l’anello forte di una catena in grado di trasformare il rifiuto in risorsa attraverso i sistemi di riciclo intelligente.

LA DIFFERENZIATA PREMIA - Nella città di Aquilonia il sistema di reverse vending è già sperimentato a livello comunale dal 2010. La raccolta differenziata si è qui trasformata in un gioco a premi: accumulando punti, i cittadini possono ottenere  ricariche telefoniche, blocchetti per la mensa scolastica e abbonamenti alla palestra.

aggiornato il 7 luglio 2013