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Rischio idrogeologico: 800 milioni alle Regioni per cura del territorio

Dal Governo nuove risorse per quelle zone a forte rischio idrogeologico e vittime di pratiche dissennate

MILANO –  Il clima sta cambiando e aumentano i rischi sanitari legati alle ondate di calore. E’ ormai forte e frequente l'impatto degli eventi atmosferici estremi, fenomeno che "incide sui livelli di smog in città". Questo il quadro fornito dal nuovo rapporto “Le città italiane alla sfida del clima” messo a punto da Legambiente in collaborazione con il ministero dell'Ambiente e presentato il 9 febbraio a Roma. “Le città italiane - afferma il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti - fanno ormai i conti con condizioni atmosferiche inedite e violente, che ci portano in pochi giorni dalle frane per i nubifragi alla secca dei fiumi e alle cappe di smog: per questo c'è bisogno di adattare i nostri centri urbani con sempre maggiore rapidità a una situazione climatica in continua evoluzione, che modifica anche il contesto sociale e le prospettive economiche”.

Le città sono la soluzione

Le città sono dunque le prime vittime dei mutamenti climatici, ma anche la soluzione, visto che efficientando edifici e trasporti le emissioni di gas serra verrebbero senz'altro ridotte. Città colpite dal dissesto idrogeologico legato ai mutamenti climatici in atto e a pratiche dissennate. Intanto le Regioni – ha ricordato il ministro dell'Ambiente - per far fronte al territorio che frana hanno 800 milioni a disposizione per la manutenzione del territorio.

Le città “sono la soluzione – ha affermato  Galletti - e nelle città vive la maggior parte dei cittadini, quindi è chiaro che gli interventi prioritari li dobbiamo fare lì, non dimenticando gli altri centri” e “nelle città abbiamo progetti importanti”, sia rispetto al rischio siccità in atto, che si accoppia all'emergenza smog causata dalle emissioni e dalle scarse precipitazioni, sia al suo rischio gemello che è quello dell'alluvione quando la sospirata pioggia arriva. I cambiamenti climatici sono una realtà, c'è un forte impegno del governo contro il dissesto idrogeologico. Abbiamo investito molte risorse, un miliardo e 200 milioni di euro nel 2015, a disposizione degli enti locali e delle Regioni per intervenire, ora si tratta di spendere quei soldi bene e in fretta” e noi “continueremo con interventi anche nel 2016".

L’accordo di Cop 21

“Il successo reale dello storico accordo raggiunto alla Cop21 di Parigi passa in Italia per la lotta al dissesto idrogeologico, su cui il governo sta investendo risorse e credibilità politica, ma anche da una nuova cultura ambientale, che ci allontani da un passato di disinteresse verso il territorio, di spreco dissennato della risorsa suolo e di scempi edilizi – ha concluso Galletti - riadattare le nostre città e le nostre abitudini a una nuova condizione climatica è una sfida epocale che deve coinvolgere tutti: dalla politica agli imprenditori, a ciascun cittadino”.

di Salvatore Galeone

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