In India un sistema per risparmiare 60mila litri di acqua al giorno

In zone dove non c'è abbastanza pioggia per ricostituire le fonti di acqua è molto importante contrastare ogni spreco di questo prezioso bene. Dall'India arriva un innovativo sistema che permette di "riciclare" l'acqua alla fonte...

Il progetto rientra nelle iniziative volte ad affrontare le carenze d’acqua in alcune zone del subcontinente

MILANO – Adesso che si va verso la stagione calda, i consumi di acqua inevitabilmente impenneranno. Per ridurli al massimo, specie in quelle zone più sensibili dove è quasi impossibile ricostituire le fonti grazie alle piogge, in India è stato progettato un innovativo sistema che permette di “riciclare alla fonte” questo prezioso bene. E i risultati sono confortanti, considerato che è stato stimato un risparmio giornaliero di 60mila litri di acqua.

IL PROGETTO– La novità è stata sviluppata al College of Engineering di Pune (COEP) ed è stata applicata presso l’ostello di ingegneria dell’università. Il progetto rientra nell’ambito del progetto NaWaTech volto a contrastare le carenza di acqua nell’India urbana ed è stato realizzato dallo sforzo congiunto  del Dipartimento del Centro di Scienza e Tecnologia di Pune e dalla Commissione europea. COEP è il primo campus scolastico che ha installato un sistema che lavora senza energia e utilizza la gravità per filtrare l’acqua.

RISPARMIO IDRICO– Come funziona? La soluzione del riciclo non necessità di alcuna forma di energia ma opera semplicemente per il principio della gravità: un filtraggio naturale senza il bisogno di impiegare strumenti meccanici che hanno bisogno di elettricità. Nel campus alloggiano circa 2000 studenti e il consumo giornaliero di acqua equivale a circa 150-200.000 litri di acqua. Ha spiegato Bhalchandra Birajardar, docente di Meccanica Applicata presso COEP: “Quasi tutta questa acqua utilizzata viene sprecata in assenza di qualsiasi meccanismo di elaborazione efficace. Quest’ultima soluzione permetterà di riciclare l’acqua in maniera ottimale e oltre il 40% di questo recupero idrico verrà impiegato per le attività domestiche”. 

aggiornato il 27 febbraio 2015