Frutta e verdura rendono felici

Oltre ad essere fonti nutrizionali importanti, una ricerca della University of Queensland ha rivelato che il consumo di quantità significative di frutta e verdura contribuisce anche a un miglioramento della salute psicofisica. Ma i bambini italiani ignorano le nozioni più elementari sull’origine degli alimenti

Lo spiega una ricerca della University of Queensland

MILANO – Consumare quantità significative di frutta e verdura oltre ad avere effetti nutrizionali importanti per il benessere del corpo comporta anche un miglioramento della salute fisica e mentale. Lo spiega un rapporto di alcuni ricercatori australiani della University of Queensland presentato nei giorni scorsi. Tuttavia in Italia, e soprattutto tra i più piccoli, c’è ancora poca coscienza sia sull’origine degli alimenti che sui benefici per la salute.

LO STUDIO– Il team guidato dal dott. Redzo Mujcic, ricercatore di economia sanitaria, è stato condotto su circa 12mila soggetti. In termini di soddisfazione della vita e felicità, il consumo ottimale previsto è di “5 o più porzioni di frutta” e “4-5 porzioni di verdura” al giorno. Il solo consumo di frutta è stimato di avere effetti più profondi sugli indicatori distinti del benessere emotivo, dello stato generale di salute e sul disagio psicologico.

INCENTIVARE IL CONSUMO – Lo studio ha provato che tra gli australiani i livelli di consumo medio di frutta e verdura sono generalmente inferiori a quelli consigliati. Le autorità alimentari raccomandano almeno due porzioni di frutta e cinque di verdura ma, secondo la ricerca del dottor Mujcic, la quantità ideale per ottenere migliori risultati per mente e corpo sono 5 porzioni di entrambe.

I BAMBINI ITALIANI– Uno studio di In a Bottle condotto su circa 1.400 mamme ha rilevato quanto tra i più piccoli c’è ancora poca conoscenza sulle nozioni elementari dell’alimentazione e dell’idratazione e dell’origine degli alimenti. Sull’acqua emergono affermazioni tra le più bizzarre: un bambino su 3 (31%), secondo le mamme, dice che “l’acqua si trova sempre in frigorifero”, per il 26% “nasce nel rubinetto”, mentre per il 18% “l’acqua che si beve è quella raccolta durante le piogge”. Oltre 6 mamme su 10 (62%) spiegano poi che per i loro figli “l’acqua è tutta uguale” e che “l’acqua con le bollicine fa male perché pizzica la lingua e la bocca (28%)”.

aggiornato il 18 novembre 2014