In Francia il museo che racconta la vita dell'acqua

Il Museo dell'Acqua a Pont-en-Royans, nel sud est della Francia, è un complesso ludico, scientifico, culturale ed educativo dedicato all'acqua in tutte le sue forme. Audace e visionario, è un invito alla scoperta dell'acqua, per i cittadini e turisti interessati a luoghi insoliti...

Il museo interattivo accompagna il visitatore come se fosse una goccia d’acqua

PONT-EN-ROYANS – Il Museo dell’Acqua a Pont-en-Royans, nel sud est della Francia, è un complesso ludico, scientifico, culturale ed educativo dedicato all'acqua in tutte le sue forme. Grazie al suo design innovativo e contemporaneo si rivolge non sono agli esperti e ai professionisti ma anche a bambini e studenti che, grazie a una serie di ambienti studiati ad hoc, possono capire facilmente il valore della preziosa risorsa. Tutto è stato progettato per sorprendere e affascinare il visitatore che viene condotto per il museo quasi fosse una goccia d'acqua.

CREARE CULTURA– Il Museo nasce per spiegare le relazioni che esistono fra l’acqua e la vita e far prendere coscienza dei problemi causati dal mancato rispetto di questa importante risorsa. E questi temi sono trattati attraverso esposizioni interattive, contemporanee e ludiche che raccontano in maniera fresca e coinvolgente l’acqua sotto tutte le sue forme.

Ecco il manifesto con il quale il Museo accoglie i suoi visitatori.

1- IL GRANDE CICLO DELL’ACQUA -Dalle origini del mondo, la quantità d’acqua presente sulla Terra rimane sempre identica. Organizzata in sistema, l’acqua è una risorsa unica, non si fabbrica. In perpetuo movimento, viaggia attraverso gli oceani, i continenti e l’atmosfera. Il principale motore di questa macchina termica è l’energia del sole.

2- MI CHIAMO “H2O” – Qui a presentarsi ai visitatori è l’acqua in persona, attraverso un divertente mini-monologo.

“Non sapete chi sono? Eppure vi lavo, vi disseto, assicuro la pulizia della vostra auto, delle strade, della biancheria. Sono anche uno dei vostri passatempi: quando sono allo stato solido vi diverto a farvi sciare; quando sono allo stato liquido invece a nuotare!

Io sono una molecola, un corpo composto di un atomo di ossigeno e di due atomi d’idrogeno: la formula è H2O. Incolore, inodore, posso prendere tre forme differenti: liquido in gocce che cadono dal cielo o che scorrono dal rubinetto; solido mi trasformo in ghiaccio o in neve; infine gassoso nell’aria, quando evaporo sotto l’effetto del calore

Cambio in balia delle variazioni di temperatura e posso anche trasformarmi direttamente dal ghiaccio al vapore.

Gli organismi viventi sono in maggioranza composti d’acqua. Nei loro corpi circola continuamente e assicura numerose funzioni vitali.”.

3- L’ACQUA, MEZZO DI VITA DELL’ORGANISMO UMANO -Un corpo adulto è composto di 65 % d’acqua, la maggior parte si trova all’interno delle cellule e il cervello ne ha il record con l’85 %.

Nell’organismo c’è un ciclo biologico dell’acqua: dopo l’assunzione viene espulsa con la respirazione, il sudore e l’urina. In genere si dovrebbe bere 1.5 litro d’acqua al giorno per essere in buona salute ma non bisogna aspettare l’arrivo della «sete» per bere: infatti se anche si può sopravvivere senza mangiare per un mese, non si possono oltrepassare 3 giorni senza bere.

4- L’ACQUA PER OGNI COSA -L’acqua è una risorsa essenziale per lo sviluppo delle società. Sembra logico che l’uomo ha, dall’apparizione della sua specie, notato il legame fra la pioggia e il rigoglio della vegetazione. Tutte le grandi civiltà antiche - egiziane, indù, mesopotamiche, cinesi, azte -  sono nate grazie al dominio dell’acqua, che permetteva loro di coltivare la terra, di allevare gli animali, di creare oggetti d’artigianato (terracotta, conciatura) e di trasportare uomini e merci.

5- L’ACQUA FRAGILE E GLI INQUINAMENTI - L’attività umana modifica la ripartizione e la qualità dell’acqua. Bisogna per questo essere attenti a come la si utilizza per garantire che ce ne sia a sufficienza per tutti anche in futuro.

6- L’ACQUA INFURIA - Le catastrofi naturali sono spesso imprevisibili e difficilmente si possono dominare. Generalmente sono causate da una liberazione di energia, la cui intensità dipende dalla sua rapidità e dalla sua importanza. Spesso, i fenomeni naturali si combinano fra loro: una forte precipitazione può essere all’origine di una piena spettacolare o dello uno slittamento di terreno.

7- COME GLI ANIMALI, LE PIANTE SUDANO - Le piante sono essenzialmente costituite d’acqua, sino a 95 %. Captata dalle radici, l’acqua sale nei gambi e apporta così gli elementi nutritivi necessari alla loro crescita. Quella eccedente è rigettata attraverso la traspirazione da piccole aperture: gli stomi. La traspirazione permette di regolare la temperature delle piante. Inoltre il vapore d’acqua rigettato raggiunge l’atmosfera e costituisce le nuvole, chiudendo una delle catene essenziali del ciclo dell’acqua.

8- L’ORO CELESTE -“Tutti i popoli, qualunque sia il loro stadio di sviluppo e la loro situazione economica e sociale, hanno il diritto di accedere a un’acqua potabile, la cui quantità e qualità siano uguali ai loro bisogni essenziali”. Conferenza UNO – estratto 1977.

9- IL PIANETA CELESTE - Il nome Terra dato al nostro Pianeta è piuttosto fuorviante se si considera che è coperto quasi interamente d’acqua. Vista dallo spazio è celeste. Se la vita ha potuto e può ancora svilupparsi sulla Terra è essenzialmente perché l’acqua necessaria si trova allo stato liquido. E’ mantenuta così dal fatto che una parte del nostro Pianeta si trova a una distanza ottimale dal Sole affinché non geli o non evapori e anche dal fatto che il suo campo di gravità tiene l’acqua in superficie. Il 97.5 % del totale dell’acqua presente nel mondo è salata. Dei 2.5 % d’acqua dolce restanti, meno di 1 % sono direttamente accessibili all’uomo. Il restante si trova bloccato nel ghiaccio e sotto terra. L’acqua dolce non è distribuita equamente sulla Terra. Le zone tropicali umide, equatoriali e temperate sono “innaffiate” generosamente mentre le altre zone sono disperatamente aride: i deserti, per esempio, non raccolgono che il 6 % delle precipitazione, di cui una parte considerevole evapora.

Per approfondire:

http://www.musee-eau.com/

aggiornato il 31 ottobre 2013