"Water", l'opera teatrale denuncia i cambiamenti climatici

L'Acqua sale sul palco e denuncia: i pericoli dovuti ai cambiamenti climatici sono un rischio anche per l'uomo. E' il messaggio che lancia "Water", la rappresentazione teatrale ideata dal Filter Theatre con il regista David Farr, andata in scena in anteprima in questi giorni alla BAM, Brooklyn Academy of Music Next Wave Festival...

Alla Brooklyn Academy of Music Next Wave Festival anteprima americana dell’opera teatrale ideata dal Filter Theatre con il regista David Farr

MILANO - L’acqua diventa protagonista a teatro per lanciare un messaggio: salvaguardiamo il pianeta per il benessere dell’uomo. La BAM (Brooklyn Academy of Music Next Wave Festival) ha presentato l'anteprima americana di “Water”, ideata dal Filter Theatre con il regista David Farr, una coraggiosa esplorazione teatrale che analizza la correlazione tra i cambiamenti climatici e l'esperienza umana.

LA TRAMA – La pièce teatrale è un intreccio di diverse storie legate da un unico fil rouge. Due fratellastri in Canada si scontrano sull’eredità del padre. Un consulente ambientale tenta di far passare un accordo sulla salvaguardia del Pianeta durante un vertice politico. Un giovane uomo si prepara a tuffarsi nella grotta di acqua dolce più profonda del mondo, che si trova in Messico. Utilizzando lo stile teatrale del “Filter Theatre”, capace di combinare il giusto mix tra suoni e immagini, “Water” esamina come un mondo sempre più instabile a causa del cambiamento climatico stia influenzando la vita umana. Con una trama che "si muove attraverso il tempo, lo spazio e la memoria senza mai trascurare il pubblico grazie alla recitazione superba e strabiliante attenzione al dettaglio" le storie più disparate confluiscono esplorando l'importanza di preservare una risorsa fondamentale per la vita sulla Terra come l’acqua. Il risultato è un indagine "straordinariamente intelligente e sensibile" di come gli esseri umani siano capaci di interagire emotivamente tra loro.

MOLECOLA SOCIEVOLE- Nel corso della rappresentazione teatrale, ci sono alcuni passaggi significativi. Un biologo disegna una figura stilizzata che sorride e lo nomina Jane. Il biologo spiega al pubblico che essa è una molecola d'acqua, una “molecola socievole", il cui forte attaccamento ai suoi simili permette tutti insieme di promuovere la vita. Altro passaggio è quello in cui uno scienziato inglese, Peter Johnson, nel corso di un convegno, suona l'allarme: gli esseri umani devono lavorare insieme per modificare i comportamenti che stanno causando l’aumento di temperatura delle acque degli oceani. "Le nostre possibilità di successo dipendono da quanto riusciamo ad essere come l'acqua – dice - andando oltre noi stessi e il legame con chi ci circonda". Egli inoltre osserva che il nostro prediligere la tecnologia stia comportato qualche problema. "Dobbiamo limitarci, nonostante possa sembrare un controsenso."

STIMOLAZIONI SENSORIALI - Traboccante di stimolazioni sensoriali, "Water" punta al passato, anche se le sue linee di storia si perdono negli strati multipli di musica e suono elettronico, entrambi realizzati da Tim Phillips. Sul palco tutto, come un D.J. che in un angolo dalla sua postazione alterna le canzoni, è affascinante da guardare. Una pluralità di stimolazioni come quelle dovute ai molti cambiamenti di luce realizzate da John Clark, che utilizza una gamma fredda di azzurri e bianchi, che riflettono il freddo emotivo dei personaggi, per esprimere la loro poca collaborazione.

aggiornato il 28 aprile 2014