Al via il progetto Polymark per favorire il ciclo "da bottiglia a bottiglia"

Un ambizioso progetto di ricerca finanziato dall'UE con l'obiettivo di aumentare la disponibilità di PET riciclato da impiegare in nuova produzione di bottiglie contribuendo così a potenziare l'economia circolare del PET...

Nel 2012 sono stati raccolti e riciclati oltre 60 miliardi di bottiglie in PET 

MILANO – E’ di gran lunga il materiale plastico più riciclato in Europa e oggi, per rafforzare questa sua caratteristica, arriva anche un ambizioso progetto finanziato dall’UE. Si chiama Polymark e nasce con l’obiettivo di sviluppare l’economia circolare della “bottiglia”, cioè il riciclo e il reimpiego del PET nell’industria dell’imbottigliamento.

I NUMERI– Le ultime stime parlando di oltre 60 miliardi di bottiglie in PET raccolti e riciclati, che rappresentano il 52% di tutte quelle vendute in Europa nel 2012. Quasi il 30% della quantità totale di PET riciclato è già utilizzato per produrre nuove bottiglie in PET. L'uso circolare “da bottiglia a bottiglia” è in rapida crescita. Attualmente, la disponibilità di PET riciclato adatto per il riutilizzo in imballaggi per bevande è limitata.

IL PROGETTO– Mira ad aumentare notevolmente la disponibilità di PET riciclato per la produzione di nuovi contenitori per bevande. Si svilupperà una tecnologia per il rilevamento automatico e la cernita di bottiglie in PET idonee. L'uso di plastica riciclata a contatto con alimenti è sapientemente e rigorosamente regolamento da EFSA, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare. Polymark è un progetto collaborativo finanziato dall'UE nell'ambito del Settimo programma quadro (7 ° PQ). Il Consorzio è costituito da Petcore Europa, la Federazione europea delle acque in bottiglia (EFBW), Plastic riciclatori in Europa (PRE), l'Associazione europea delle materie plastiche Riciclaggio e Recupero (EPRO), 4PET Riciclaggio BV, e Closed Loop Recycling Ltd di Ricerca e gli sviluppatori di tecnologia sono ColorMatrix, Fraunhofer Institut IPMS, Pera Technology Ltd (UK Health & Environment Research Institute) e S + S (Sesotec). 

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aggiornato l'11 agosto 2014