La Cina intraprende la linea green con 1.500 recycle machine a Shanghai

Con oltre 17 milioni di bottiglie già riciclate in Estremo Oriente si fanno passi avanti nella sostenibilità ambientale

MILANO – Una nuova spinta nell’ambito del riciclo arriva dalla Cina. Infatti il Governo ha dichiarato che entro la fine del 2016 saranno installate a Shanghai ben 1500 macchine adibite al riciclo. Le prime sono già state posizionate all’interno del distretto di Changning e nella nuova area di Pudong. Altre installazioni sono previste nei prossimi mesi all’interno delle stazioni della metropolitana, nei centri commerciali e in altri luoghi pubblici, con l’obiettivo di raggiungere i 1.500 apparecchi.

Conviene a tutti

A Shanghai, chi sfrutterà le macchine del riciclo riceverà tra i 0,05 e 0,15 yuan per ogni bottiglia depositata. Le istruzioni d’uso per comprendere il funzionamento delle macchine saranno in lingua cinese ed inglese. Incom Recycle, la società che gestisce  questi macchinari, ha detto che il concetto è stato testato a Pechino a partire dalla fine del 2012 e ad oggi ben 1.965 pezzi sono già in funzione ed hanno riciclato circa 17 milioni di bottiglie. Questi materiali seguiranno un iter ben preciso: per prima cosa saranno trasportati ai centri di smistamento. In seguito saranno trasportati negli impianti di trasformazione certificati per essere trasformati in fiocchi e poi venduti alle società produttrici di bevande in bottiglia. Etichette e tappi potranno essere recuperati e trasformati in diversi  tipi di prodotti di plastica. Incom ha affermato che tra queste macchine sono stati anche progettati appositi apparecchi per le scuole primarie e secondarie.

Regolare la raccolta differenziata

Zhang Yi, professore presso lo Shanghai Design Institute in Environment Sanitary, ha dichiarato di essere favorevole alla diffusione delle  nuove macchine, in quanto aiuteranno a regolare la raccolta e il trattamento dei materiali plastici: “Il riciclo dei rifiuti deve seguire una procedura standard – ha detto Yi - Lo smaltimento improprio ​​può avere un ulteriore impatto ambientale”. 

di redazione