MILANO – La stitichezza, o stipsi, viene definita come una difficoltosa o infrequente evacuazione con sensazione di incompleto svuotamento intestinale. La stipsi acuta si distingue da quella cronica per la transitorietà del disturbo che può conseguire a diverse cause. Si tratta di un disagio che può colpire qualsiasi fascia di età, bambini e adulti senza variazione di sesso. Oltre ad una sana alimentazione, anche una corretta idratazione può aiutare a prevenire o contrastare la stipsi. Scopriamo come.
Come può l'acqua aiutare a combattere la stipsi?
Bere acqua è fondamentale per il buon funzionamento dell'intero organismo, apparato gastrointestinale compreso. A livello intestinale, una corretta idratazione può favorire il meccanismo di peristalsi, ovvero la contrazione del tratto gastrointestinale in essere nel corso del processo digestivo, e la conseguente evacuazione delle feci.
Per aiutare a combattere la stitichezza, gli esperti consigliano di bere la dose minima di acqua giornaliera, pari a 2 litri. Alcune attività ricreative, lo sport e i lavori pesanti richiedono un certo sforzo fisico, e quindi comportano un aumento del volume di acqua da assumere giornalmente. I medici consigliano a chiunque soffra di stipsi di portare sempre con sé una bottiglietta d'acqua in modo da provvedere in qualsiasi momento ad una corretta idratazione dell'organismo.
Acqua contro la stitichezza: quale scegliere?
Per chi ha la tendenza all’intestino pigro, con episodi frequenti di stipsi, gli esperti consigliano di bere un’acqua ricca di magnesio: le acque magnesiache aiutano a combattere la stitichezza e a regolarizzare l’equilibrio acido-basico dell’organismo. Hanno buone proprietà contro la stitichezza anche le acque solfate, utili per chi soffre di colon irritabile. Oltre a bere acqua aromatizzata con limone, le cui vitamine aiutano a ridurre le tossine dell’apparato digerente, per gli esperti anche l’acqua frizzante può rappresentare un ottimo alleato nella lotta contro i sintomi della stitichezza. Infatti, diversi studi* dimostrano come l’acqua frizzante risulti essere più efficace delle altre, specialmente nei casi di costipazione cronica o sindrome dell’intestino irritabile.
Consigli per combattere la stitichezza e avere una regolarità intestinale
Oltre a bere la giusta quantità di acqua giornaliera, per prevenire e trattare la stipsi è importante accrescere la quantità di fibre alimentari. Esse si trovano principalmente in frutta, verdura fresca, legumi, cereali integrali, crusca, frutta secca, semi di lino e tuberi. Le fibre agiscono contro la stitichezza in quanto provvedono a rendere le feci morbide, compatte e più voluminose. Tuttavia, è bene precisare che sono di beneficio solo se accompagnate a un adeguato consumo di liquidi, soprattutto acqua, mentre sono da escludere bevande alcoliche e quelle a base di caffeina.
Acqua calda per la stitichezza: berla al mattino fa andare in bagno?
Anche bere acqua calda può contrastare la stipsi. L'acqua molto calda al mattino e a stomaco vuoto può favorire i movimenti intestinali, aiuta ad idratare le feci e a superare la stitichezza. Bere acqua calda, inoltre, migliorerebbe la circolazione del sangue e favorirebbe il miglioramento dell'attività muscolare e nervosa. Al mattino, anche un bicchiere acqua calda con un po’ di succo di limone o una bella tazza di tisana possono avere lo stesso effetto.
Acqua con un effetto diuretico e lassativo per la stitichezza dei bambini
Per ovviare al problema della stitichezza anche nei bambini, è consigliato per loro un’acqua mediamente mineralizzata contenente il giusto equilibrio tra bicarbonato, calcio, magnesio e solfati, minerali che le conferiscono attività biologiche utili per il trattamento dei quali i disturbi gastrointestinali. Questi tipi di acque favoriscono la regolare ripresa dell’attività fecale, portando alla completa regolarizzazione dell’intestino nei bambini.
Di Rossella Digiacomo
Bibliografia:
* R Cuomo, R Grasso, G Sarnelli, et al. Effects of carbonated water on functional dyspepsia and constipation. European Journal of Gastroenterology and Hepatology 2002.
