Grande MAXXI, il museo si rifà il look nel segno della sostenibilità

Grande MAXXI, il museo si rifà il look nel segno della sostenibilità

Il Museo Nazionale delle arti del XXI secolo di Roma lancia un concorso per rivedere i suoi spazi in chiave sostenibile

MILANO – Diventare “una palestra della sostenibilità”. È questo l’ambizioso traguardo che il presidente di Fondazione MAXXI Giovanna Melandri ha annunciato nel corso della presentazione del “Grande MAXXI”, il progetto di rigenerazione urbana per trasformare l’attuale Museo Nazionale delle arti del XXI secolo di Roma in un nuovo edificio sostenibile e ad alta tecnologia capace di ospitare un hub di ricerca per il dialogo tra architettura, arte, scienza e intelligenza artificiale.

Investimento sull’arte contemporanea

A dieci anni dalla sua inaugurazione, il Museo delle arti e delle architetture del XXI secolo diventa così Grande grazie al progetto finanziato con 15 milioni di euro dei 200 annunciati il 9 febbraio da Franceschini per i cantieri della cultura. “In Italia, in tutti i settori, a partire dalla cultura bisogna ragionare sempre in grande e non è un caso che questo progetto si chiami “Grande Maxxi” – ha affermato il ministro della Cultura Dario Franceschini intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del progetto - Si tratta di una sfida strategica per il Paese, un progetto sostenibile, un investimento sull’arte contemporanea, sulla ricerca, sull’innovazione”.

Restyling sostenibile

Il restyling del MAXXI passerà attraverso un concorso internazionale di idee per il nuovo edificio multifunzionale e il sistema di verde pubblico attrezzato. Il nuovo edificio diventerà ancora più accessibile e accogliente abbattendo ogni barriera, fisica sensoriale e digitale. La volontà è quella di creare una nuova fascia di verde urbano disegnato insieme da artisti e agronomi, con attività espositive all'aperto, laboratori sull'ambiente, orti produttivi. Per rendere più sostenibile l’edificio ideato da Zaha Hadid verrà introdotti un impianto fotovoltaico, una nuova comunità energetica, attraverso le nuove caldaie che sostituiranno quelle a gas, e un sistema recupero delle acque piovane. L'obiettivo sarà raggiunto grazie ai progetti che architetti, ingegneri, urbanisti e scienziati potranno presentare entro metà maggio, mentre il vincitore verrà comunicato il 10 giugno.

Spazio alle industrie creative

Il Maxxi rappresenta la storia di una sfida importante fin dalla sua nascita e adesso ha un valore internazionale. È dentro le principali istituzioni di arte contemporanea e il suo successo conferma l’intuizione di dedicare un grande museo solo all’arte e all’architettura contemporanea. “Nel nostro Paese - ha aggiunto Franceschini - per troppo tempo s’è lasciato poco spazio al presente, all’arte contemporanea, alle industrie creative. In realtà c’è uno spazio enorme che abbiamo cercato di colmare in questi anni e su cui dobbiamo lavorare ancora molto. Anche perché è un settore dove l’Italia ha grandi maestri e giovani talenti. In più adesso c’è una finestra temporale incredibile, perché è possibile unire la creatività italiana con i potenti strumenti offerti dal digitale e dalla rete. Essere dentro questo settore è fondamentale per accompagnare lo sviluppo previsto da qui ai prossimi anni”.

Luogo di formazione e ricerca

Il Grande Maxxi rappresenterà inoltre un grande contributo anche per un altro progetto. I musei, infatti, non sono solo un luogo dove visitare le collezioni, bensì posti dove fare ricerca, formazione e innovazione. Luoghi di vita che arricchiscono le parti delle città dove sono insediati e quest'area ha un grande potenziale di sviluppo, grazie ai luoghi che ci sono già e a quelli che si potranno recuperare in futuro, diventando una cittadella delle arti non solo per Roma ma per tutto il Paese.

Di Rossella Digiacomo

READ MORE