Come Hokusai ha ispirato la grande onda di Camberwell

Come Hokusai ha ispirato la grande onda di Camberwell

L'opera dell'artista giapponese Hokusai è considerata l'immagine più riprodotta; ecco come ha ispirato il murales di Dominic Swords a Camberwell

MILANO – Una mostra al British Museum di Londra ha dimostrato la grande popolarità dell’artista giapponese Katsushika Hokusai, che grazie alla sua celebre onda è diventato famoso in tutto il mondo.  

Esempio emblematico della viralità di questa opera d’arte è il murale realizzato da Dominic Swords nel 1997 a Camberwell, a sud di Londra. La particolarità di questa riproduzione sta nella sua realizzazione, infatti a differenza di quelle classiche l’onda è rivolta nel senso opposto e sembra fare il bagno a chiunque passi.

Il murale realizzato da Swords

L’idea è nata circa vent’anni fa quando il giovane Dominic Swords decise di intraprendere un corso di sviluppo personale.

Una parte di questo corso era incentrato sulla realizzazione di un progetto comunitario. Per questo motivo Dominic, pur non essendo un’artista, pensò che la soluzione più adatta per lasciare qualcosa che potesse essere apprezzato dalla comunità era quella di realizzare un murale.

L’idea migliore che gli venne in mente fu quella di riprodurre l’onda di Hokusai.

L'incidente e il restauro

L’opera nel corso degli anni è diventata un vero punto di riferimento della zona, accrescendo sempre più la popolarità dell’artista.

Nel 2012 però Miguel Carmona Gutierrez, un quarantaquattrenne di Siviglia, mentre stava mescolando delle sostanze chimiche per fare della metanfetamina, ha appiccato un incendio.

Le fiamme hanno distrutto quasi un terzo del murale e danneggiato la restante parte del dipinto.

Nel corso di un paio di settimane però, gli abitanti della zona si sono attivati e hanno restaurato l’opera.

Conclusi i lavori è stato aggiunto un vulcano attivo vicino all’onda per ricordare l’esplosione. Questa velocità nei lavori testimonia il ruolo che una semplice immagine può avere all’interno di una comunità. 

di Alessandro Conte

11 dicembre 2017

credits: Paul Kerley

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