La Ringwoodite e gli oceani nascosti al centro della Terra

La ringwoodite è la composizione chimica di una gemma che ha portato i ricercatori ad ipotizzare oceani a centinaia di km sotto la superfice della Terra

MILANO – In quello che sembra un capitolo di Viaggio al Centro della Terra, la composizione chimica di una piccola e rarissima gemma ha portato alcuni ricercatori a pensare che ci siano degli oceani centinaia di chilometri sotto la superficie della Terra.

Un minerale speciale

Il minerale in questione è la ringwoodite, che si forma quando l’olivina, un materiale estremamente comune nel mantello terrestre, si trova a sopportare alte pressioni. Quando viene esposta ad un ambiente meno pressurizzato, torna ad essere olivina. Graham Pearson, un esperto di diamanti dell’Università di Alberta, è incappato in un pezzettino da 3 millimetri, all’apparenza inutile, di diamante marrone nel Mato Grosso, in Brasile, mentre stava cercando un altro tipo di minerale. All’interno di quel diamante, lui e il suo team hanno trovato della ringwoodite e hanno scoperto che l’1.5% del peso di quella ringwoodite era formata da acqua intrappolata.

Oceani nascosti

Grazie all’analisi della profondità, nella quale è stato ritrovato il minerale e la composizione dell’acqua che contiene, Pearson crede che ci sia dell’acqua nelle profondità della superficie della Terra. La scoperta conferma le previsioni di alcuni esperimenti effettuati ad alta pressione in laboratorio, che suggerivano il fatto che una riserva d’acqua, paragonabile in dimensione alla massa combinata di tutti gli oceani, si trovi sotto il mantello della Terra.

Lo dice anche un’analisi effettuata da Hans Keppler, dell’Università di Bayreuth, in Germania. La crosta della Terra, incluse le parti più profonde degli oceani, raggiunge circa i 100 chilometri di profondità. Da lì, la parte superiore del mantello occupa circa 300 chilometri. Tra la parte superiore e quella inferiore del mantello si trova la sezione di origine della ringwoodite, un’area che si trova tra i 410 e i 660 chilometri sotto la superficie terrestre, conosciuta come “zona di transizione”.

Il precedente

In un altro articolo avevamo documentato che studio ha svelato come a circa 400 miglia sotto il mantello terrestre del Nord America ci sarebbe una riserva d’acqua nascosta e imprigionata in questo minerale. La scoperta può aiutare a spiegare come funziona l’approvvigionamento idrico della Terra e di come l’acqua sotterranea influenza lo spostamento della crosta terrestre.

di Alessandro Conte

source: seeker.com