MILANO – L’acqua ha un sapore unico che si differenzia dal dolce, salato, amaro e aspro. A confermare l’esistenza del sesto gusto, rinfrancando tutti coloro che hanno sempre percepito il sapore dell’acqua, sono stati i ricercatori del California Institute of Technology (Caltech) di Pasadena.
La ricerca
Lo studio, condotto sui topi e pubblicato sulla rivista Nature Neuroscience, potrà aiutare a spiegare come fanno gli animali a riconoscere l’acqua da altri liquidi quando hanno sete.
Fin dall’antichità i filosofi hanno affermato che l’acqua non ha sapore. Eppure insetti e anfibi hanno cellule nervose sensibili all’acqua e ci sono prove che cellule simili siano presenti anche nei mammiferi.
Inoltre, scansioni del cervello umano suggeriscono che esista una zona della corteccia cerebrale che risponda specificatamente all’acqua.
I critici, però, sostengono che il presunto gusto di questo liquido sia solo il risultato di quello che si mangia prima. Ad esempio l’acqua sembra più dolce dopo aver mangiato qualcosa di salato.
In un tentativo di risolvere la questione, i ricercatori guidati da Yuki Oka hanno cercato recettori del gusto per l’acqua sulla lingua dei topi.
L’acqua sollecita l’aspro
Sorprendentemente, l’acqua fa attivare in modo molto intenso gli stessi recettori del sapore aspro.
Infatti, i topi in cui questi ultimi erano stati disattivati avevano difficoltà a scegliere tra l’acqua e un liquido sintetico incolore e insapore, suggerendo che i recettori hanno un ruolo nel distinguerla da altri liquidi.
Una possibile spiegazione potrebbe essere che l’acqua, lavando via la saliva, modifica il livello di acidità (pH) delle cellule e le fa attivare più facilmente.
di Alessandro Conte
19 febbraio 2018
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