Consumo di acqua: negli ultimi 100 anni è aumentato del 600%

Consumo di acqua: negli ultimi 100 anni è aumentato del 600%

Parla Vito Felice Uricchio, Direttore dell'IRSA - CNR, l'Istituto di Ricerca sulle Acque: ecco come negli ultimi 100 anni il consumo è aumentato del 600%

MILANO – L’acqua è un bene prezioso che va tutelato a partire dall’uso che ognuno ne fa nella propria casa.

Abbiamo chiesto al dott. Vito Felice Uricchio, che dirige l’Istituto di Ricerca sulle Acque interno al CNR, un parere sullo stato delle reti italiane, sul consumo di acqua in Italia e a livello domestico e su quali accorgimenti si possono adottare per ridurne lo spreco.

Qual è lo stato delle reti idriche italiane?

La rete nazionale di distribuzione, la cui estensione supera i 210.000 chilometri lineari, registra situazioni di criticità legate a limitati investimenti nel settore delle manutenzioni che hanno portato nel tempo ad un peggioramento dello stato di conservazione con perdite mediamente rilevanti che vanno dal 8% al 90%.

Tuttavia la siccità del 2017 ha stimolato la realizzazione di interventi urgenti che hanno sanato alcune delle perdite più macroscopiche.

Inoltre l’art. 49 della Legge finanziaria 2018 prevede l’istituzione di un piano nazionale acquedotti finalizzato a interventi urgenti volti a contrastare le perdite delle reti acquedottistiche.

In che percentuale aumenta il consumo dell’acqua nel nostro Paese?

Il consumo di acqua risente di numerosi condizionamenti che per l’agricoltura si relazionano alle scelte produttive oltre che agli andamenti climatici, per l’industria all’indice generale della produzione industriale e quindi alle tendenze economiche, mentre per il potabile alle traiettorie demografiche ed agli stili di vita e modelli di consumo.

In quest’ultimo caso la maggiore sensibilità della popolazione negli ultimi anni ha fatto registrare delle leggere deflessioni dei consumi.

Tuttavia per le ragioni innanzi richiamate i consumi d’acqua negli ultimi 100 anni a livello globale si sono incrementati del 600%.

Mediamente quanta acqua viene sprecata in famiglia in un giorno?

E’ difficile una stima, tuttavia se consideriamo che il consumo pro-capite di acqua potabile per usi domestici è di 425 litri al giorno negli Stati Uniti, e 10 litri nel Madagscar, si può immaginare che ci sono margini per ridurre i consumi.

La Commissione mondiale per l’acqua indica in 40 litri al giorno a persona la quantità minima per soddisfare i bisogni essenziali. Attraverso l’osservazione di buone pratiche e/o di tecnologie innovative riterrei che si possa passare dai 241 litri per abitante al giorno a circa la metà.

Quali accorgimenti si possono adottare per far fronte a questo problema?

Sicuramente evitare sprechi volontari come ad esempio rubinetti lasciati “aperti” permanentemente e spesso inutilmente, come anche evitare sprechi domestici, causati da incuria o da un cattivo stato dei dispositivi e degli impianti, l’impiego delle reti duali per il riutilizzo delle acque o per l’impiego di acque piovane per usi meno pregiati.

E’ importante, inoltre, promuovere campagne d’informazione per un consumo razionale e consapevole dell’acqua potabile che oltre ad avere benefici tangibili sull’ambiente li ha anche sulle nostre bollette.

di Alessandro Conte

14 marzo 2018

 

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