Greta Volpi, l’attivismo su Instagram per essere più sostenibili

Con quasi 17mila follower, la green influencer Greta Volpi condivide ogni giorno pillole di sostenibilità

MILANO – Dalla moda alla cura della casa, dall’autoproduzione di cosmetici alla condivisione e al commento di nuove notizie relative alla salute del Pianeta. Greta Volpi, su Instagram @greenonthebeam, trasmette ogni giorno la sua passione per l’ambiente ai suoi quasi 17mila follower. Abbiamo intervistato Greta per sapere di più di lei e su come si può parlare di tematiche ambientali a un pubblico così vasto.

Raccontaci chi sei e come nasce la tua passione per natura, ambiente e sostenibilità.

Sono Greta, una ragazza molto curiosa a cui piace ascoltare buona musica, viaggiare, leggere e stare in mezzo alla natura. Ho 28 anni e ancora tante cose da imparare, ma fortunatamente la voglia di farlo non manca affatto. Vivo e lavoro a Milano in una casa piccolina ma con la luce giusta ad accogliere tante piante. Sono una riciclatrice seriale di vestiti della mamma e di vasetti di vetro in cui tengo cereali, legumi e frutta secca.

La mia passione per l’ambiente è come se fosse nata insieme a me. Da piccola i miei genitori mi hanno fatta viaggiare parecchio e ricordo con nitidezza il senso di stupore e di benessere che provavo quando ero immersa nella natura.

La voglia di esplorare il più possibile il mondo è cresciuta insieme a me negli anni. Allo stesso tempo però ho dovuto fare i conti con la realtà e vedere quanto noi esseri umani stessimo contribuendo alla deturpazione del nostro Pianeta. Ho realizzato, quindi, che tantissimi luoghi che avrei voluto visitare sarebbero scomparsi a causa nostra e proprio da questa consapevolezza è iniziata la mia voglia di proteggerli.

Come questo tuo interesse si è concretizzato in un’attività social?

La mia attività sui social è cominciata da un forte bisogno di esprimermi e di dar voce alle mie passioni. Ho sempre voluto lavorare all’interno di un’organizzazione che avesse fondato i suoi valori nel rispetto dell’ambiente, ma purtroppo non è affatto facile trovarle. Nel tempo libero quindi ho cercato di mantenere viva questa mia passione e curiosità per la sostenibilità e con il tempo sempre più persone intorno a me (amici, famigliari, colleghi) hanno iniziato a chiedermi suggerimenti e consigli per “diventare più sostenibili”. Un giorno ho pensato che potesse essere un’idea interessante condividere certi consigli anche con un pubblico più ampio. Da qui è nato il mio profilo Instagram @greenonthebeam.

Quando e come da un più semplice interesse per la sostenibilità hai iniziato a mettere in pratica azioni ad impatto zero?

Tutto è iniziato all’università. Ho frequentato un corso di comunicazione aziendale in cui per un tot. di lezioni una professoressa aveva approfondito il tema del greenwashing. Mi aveva incuriosito tantissimo e infatti poi l’ho scelto come argomento per la tesi di laurea.

Dopo l’università ho continuato a informarmi molto su questi temi e mi sono imbattuta in vari dati e considerazioni sull’impatto dell’industria della carne sull’ambiente. Penso che più ci si informa più si scovano problemi che fino a quel momento ignoravamo. È stato così anche per la moda e per la questione energetica. Io per esempio ho lavorato nella moda e ho visto con i miei occhi quanto è problematico come settore. Sta a noi poi decidere se stare dalla parte del problema e continuare con le nostre abitudini comode o dalla parte della soluzione, impegnandoci un po’ di più.

Cosa occorre per promuovere la sostenibilità e renderla parte integrante della nostra cultura?

Ci vuole l’impegno da parte di tutti. Ci vuole consapevolezza e voglia di cambiare, voglia di unirsi, fare rete e creare qualcosa di bello.

È necessario che le persone capiscano che la sostenibilità dev’essere una nuova visione del mondo, dev’essere un approccio a 360° che non si limita ad andare a piedi a fare la spesa. Bisogna essere disposti a lasciare vecchie abitudini dannose e a interrogarsi sul senso più profondo delle cose, abbandonando la superficialità e la comodità a tutti i costi, perché il Pianeta ha fatto tanto per noi ma noi abbiamo preso davvero troppo negli anni.

Ci puoi dare 5 consigli per vivere in maniera ecosostenibile?

I miei 5 consigli sono questi:

  1. Informati: perché senza informazione non puoi sapere qual è lo stato attuale delle cose e l’azione più giusta da fare.
  2. Vota: perché noi come cittadini possiamo fare tanto ma abbiamo bisogno che il governo sia dalla nostra parte e si impegni a fare tutto ciò che noi come singoli non possiamo fare.
  3. Scendi in piazza: perché bisogna lanciare un messaggio forte e chiaro. Dobbiamo pretendere serietà, azioni concrete. Dobbiamo fare rumore per accrescere la consapevolezza sulla crisi climatica, perché ci riguarda tutti.
  4. Condividi: condividi i titoli dei libri più interessanti che hai letto sull’ambiente e sul cambiamento climatico, condividi dei podcast, degli articoli, tutto ciò che pensi possa essere utile e che merita di essere conosciuto. Faranno accendere tante lampadine nella mente delle persone.
  5. Sii curioso/a e coraggioso/a: perché la sostenibilità è un tema ampissimo che merita di essere studiato con attenzione e spirito critico. Allo stesso tempo venire a conoscenza di alcuni avvenimenti e problemi radicati nella nostra società potrebbe essere molto stressante e avvilente, abbi però il coraggio di lottare per il tuo Pianeta.

Avrei potuto dirvi di mangiare meno carne e di usare vestiti di seconda mano ed è vero, sono tutte cose fondamentali, ma come dicevo, io credo che ancor prima sia necessario interrogarsi sul perché delle proprie azioni e sull’impatto che esse generano. Quando quello è chiaro e c’è la voglia di cambiare, beh, è una strada in discesa.

Evelyn Novello