Quando i rifiuti diventano moda: nasce la Trashion

Quando i rifiuti diventano moda: nasce la Trashion

Rifiuti e moda. Un binomio inusuale e strano per molti, ma non per i ragazzi che partecipano al workshop "Trashion" di Melbourne dove imparano a vedere gli oggetti di scarto come un tesoro da cui ricavare qualcosa di bello e unico...

Per 10 giorni un gruppo di giovani creativi australiani libera la fantasia trasformando i rifiuti in capi d’abbigliamento

MELBOURNE - Sotto la guida delle fashion designer Jenny Bannister e Lia Tabrah, un gruppo di giovani “stilisti” di età compresa tra i 12 e i 25 anni hanno trasformato degli oggetti di scarto in originali creazioni di moda. Nasce così la Trashion, l’unione perfetta delle parole fashion e trash, moda e rifiuti.

I RIFIUTI SONO UN TESORO – Una zanzariera, confezioni di caffè luccicanti, cartoni delle uova, bottiglie di plastica e una pistola di colla a caldo. Niente viene buttato, tutto riprende forma per i ragazzi che partecipano al workshop “Trashion” che fa parte di Signal 37, un programma di arti creative ricco di workshop, mostre, spettacoli e incontri. Per l’occasione una stanza del Municipio di Melbourne si trasforma in un vero e proprio laboratorio dove i partecipanti danno libero sfogo alla propria fantasia e alla loro immaginazione tenendo bene a mente un’unica cosa: “i rifiuti sono un tesoro nascosto da riportare alla luce”.

UNA MODA SOSTENIBILE – Ogni abito ha una sua storia, una sua anima e non sarà mai uguale ad un altro. Dare vita a capi di moda da materiale riciclato permette ai giovani artisti di essere unici e originali, ma soprattutto li rende protagonisti di una nuova filosofia, di una nuova moda che mette al centro l’ambiente e il riciclo. In 10 giorni imparano, infatti, a dare valore a ciò che comunemente viene considerato spazzatura e a realizzare le loro creazioni in un’ottica green e sostenibile. 

aggiornato il 3 febbraio 2015