Acqua della pasta per le piante, un vero toccasana

Per il suo contenuto di vitamine e minerali, l’acqua della pasta è un perfetto fertilizzante e antiparassitario eco-biologico

MILANO - La pasta è uno degli alimenti più consumati in Italia ma anche nel mondo. Oggi il nostro Paese è al primo posto per consumo pro capite di paste alimentari con ben 23,5 kg all’anno e ci seguono a ruota Tunisia (17 kg), Venezuela (15 kg) e Grecia (12,2 kg). Se pensiamo però che per cucinare 500g di pasta occorrerebbe almeno 1 litro di acqua, quanta acqua finisce ogni giorno nello scarico? L’acqua di cottura della pasta, nonostante venga sempre buttata, è ricca di elementi che possono essere riutilizzati nelle faccende quotidiane in casa: dopo avervi dato diversi spunti su come riciclare l’acqua di cottura della pasta, stavolta ci soffermiamo sui benefici legati al bagnare e fertilizzare le piante.

Acqua della pasta: come riutilizzarla in casa

L’acqua di cottura può essere usata in casa nel lavaggio dei piatti, in preparazioni alimentari come sughi e salse e, grazie ai nitrati presenti, come conservante per frutta e verdura fresche. Non tutti sanno però, che l’acqua di cottura può essere un toccasana per le piante che abbiamo in casa per il suo contenuto di amido superiore a quello dell'acqua normale. Grazie alle sostanze nutritive disciolte, può essere un ottimo fertilizzante e fonte di idratazione a lungo termine, ideale soprattutto per le piante grasse. Ma non solo, l’acqua di pasta ma anche del riso, può essere utilizzata come antiparassitario naturale. Vediamo nel dettaglio i benefici apportati e il corretto utilizzo.

Acqua di cottura per innaffiare: i benefici per le piante

Il principale beneficio apportato alle piante dall’acqua della pasta è il nutrimento dato da vitamine e minerali in essa contenute. Come spiega nel dettaglio Flourishingplants.com, l’acqua di cottura promuove una sana profilerazione di batteri nel terreno grazie a minerali come calcio, fosforo, ferro, zinco e potassio fungendo quindi da fertilizzante con conseguente miglioramento della crescita delle piante e, grazie alla ricchezza di sostanze nutritive contenute, aiuta anche le piante a crescere più robuste e più resistenti alle malattie. Infine, se vaporizzata sulle foglie, l’acqua della pasta sarà utile per ottenere un fogliame più rigoglioso.

Risparmiando denaro e proteggendo l'ambiente, possiamo utilizzare l’acqua di cottura anche come diserbante eco-biologico, bisogna solo fare attenzione a non versare l'acqua calda e salata direttamente sul terreno. Il riutilizzo dell’acqua di cottura contribuisce nell’adozione di uno stile di vita sostenibile contribuendo alla riduzione dello spreco di acqua potabile.

Acqua della pasta: come riutilizzarla per le piante

Come fare quindi a riutilizzare l’acqua di cottura sulle piante? Aspettate 20-40 minuti finché l'acqua della pasta non sarà tornata a una temperatura di 20-25 ⁰C e, una volta raffreddata, usatela per innaffiare le piante. Riempite un nebulizzatore o un annaffiatoio con una parte di acqua pura e una parte di acqua di cottura della pasta o del riso e immergete le radici delle piante nell'acqua per cinque minuti due volte alla settimana. Attenzione a non versare anche residui di pasta che potrebbero essere dannosi per la pianta e, se, versate l’acqua direttamente sul terreno, attenzione alla quantità, se in eccesso può arrecare danni alle radici. L’acqua avanzata può essere conservata entro pochi giorni in frigorifero fino a una settimana.

Evelyn Novello