Cottura passiva: i vantaggi di cuocere la pasta a fuoco spento

Cottura passiva: i vantaggi di cuocere la pasta a fuoco spento

Torna di moda l’antica tecnica della cottura passiva della pasta: basta far bollire per due minuti e spegnere il fornello per risparmiare in bolletta e inquinare meno

MILANO - Gli ultimi drastici aumenti delle bollette energetiche possono far ripensare alle antiche e radicate abitudini trovando così un espediente per risparmiare. È il caso della pasta, piatto italiano per eccellenza e consumato ogni giorno in 483 milioni di porzioni in tutto il mondo. Secondo una stima di Pastai Italiani di Unione Italiana Food, riducendo il tempo in cui i fornelli restano accesi per cucinare la pasta, si può arrivare a risparmiare fino al 47% tra energia elettrica ed emissioni di Co2. Può essere allora il momento di rivedere le tradizioni culinarie trovando un compromesso che faccia bene anche ad ambiente e portafogli.

Cottura passiva della pasta

La tecnica della cottura passiva esiste da centinaia di anni ma, complici le difficoltà energetiche a cui probabilmente andremo incontro e il tema della sostenibilità sempre più sentito tra le persone, negli ultimi tempi alcune aziende e chef stellati tendono a consigliare sempre più questo metodo. Attraverso una campagna social dal claim “Due minuti possono fare la differenza”, il brand Barilla ha voluto incoraggiare i pasta lover "a prendere parte a una rivoluzione ecologica e a compiere un piccolo gesto d'amore per il pianeta". "Abbiamo a cuore il mondo in cui viviamo e ci impegniamo quotidianamente per ridurre il nostro impatto sul pianeta. Lavoriamo costantemente per migliorare l'efficienza dei nostri processi produttivi, riducendo il nostro impatto in termini di emissioni di CO2 equivalenti e di consumo d'acqua" sottolinea l'azienda alimentare di Parma.

Cottura passiva: così la pasta si cuoce a fuoco spento

La tecnica della cottura passiva era già nota ed era stata suggerita dal premio Nobel Giorgio Parisi e condivisa da diversi chef, tra i quali Davide Oldani chef del Ristorante D'O, 2 Stelle Michelin (e la Stella Verde Michelin, per l'impegno nella cucina sostenibile). Per utilizzare questo metodo occorre far bollire la pasta per 2 minuti a fuoco vivo per poi spegnerlo e lasciar cuocere la pasta nell'acqua calda avendo cura di coprire la pentola con un coperchio per il tempo consigliato.

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Il Passive cooker

per facilitare l’adozione della pratica, l’azienda ha creato un dispositivo tecnologico ad hoc: il Passive Cooker. Esso consentirebbe di risparmiare energia riducendo le emissioni di anidride carbonica durante la cottura fino all’80%. Si tratta di uno strumento che, se posizionato su una pentola d’acqua in ebollizione, è in grado di misurare con precisione il tempo di cottura rimanente. Per saperlo, il dispositivo deve essere collegato allo smartphone attraverso l’apposita app e in questo modo ci invierà una notifica quando la pasta è pronta per essere scolata. E’ inoltre disponibile un servizio BOT WhatsApp per chiunque voglia intraprendere il metodo della cottura passiva, risolvere dubbi o condividere le proprie esperienze.

È tempo, allora, di cambiare qualche piccola abitudine in nome del Pianeta, la bontà del piatto non ne risentirà.

Evelyn Novello

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