Desalinizzazione, Israele è una nazione all'avanguardia. Scopri il progetto che rimuove sale dalle acque marine per trasformarle in acque potabili

Desalinizzazione, Israele nazione all'avanguardia

Desalinizzazione, Israele è una nazione all'avanguardia. Scopri il progetto che rimuove sale dalle acque marine per trasformarle in acque potabili

MILANO – La desalinizzazione (o dissalazione) è un processo che rimuove il sale dalle acque che lo contengono – soprattutto marine – per trasformarle in acque potabili, per un uso alimentare ma anche industriale.  Si prevede che questo metodo sia destinato ad assumersi il carico di rispondere alla sempre più crescente domanda di acqua nel mondo. Per questo, gli studiosi sono molto impegnati nella ricerca di un metodo che possa perfezionare questa procedura di trasformazione – anche se in molti mettono in dubbio la praticità della dissalazione su larga scala.

Il modello israeliano

Il caso in questione riguarda il più grande progetto di dissalazione al mondo: il Sorek, in Israele, un impianto che è costato circa 500 milioni di dollari e che utilizza una tecnologia di dissalazione convenzionale chiamata osmosi inversa - il suo consumo di energia è tra i più bassi al mondo per quanto riguarda gli impianti di dissalazione su larga scala. Dal 2013, questa centrale non ha mai smesso di crescere: si prevede produrrà 627.000 metri cubi di acqua  al giorno quando sarà a pieno regime, ma attualmente già fornisce il 20% del fabbisogno di acqua del Paese. 

Risultati e obiettivi

Israele, viste le premesse e i risultati già ottenuti, ha deciso di non smettere di scommettere su questa tecnologia e le nuove prospettive sono il raggiungimento del 50% del rifornimento idrico del Paese, alla fine del 2016, quando entreranno in funzione gli impianti supplementari. Per ora sono 4 gli impianti di desalinizzazione – il Sorek è il più grande – e tutti insieme provvedono al 40% del fabbisogno idrico.

Quello che il Sorek sta facendo adesso è battersi per dimostrare la fattibilità della desalinizzazione: l'obiettivo è quello di vendere con profitto l’acqua alle autorità israeliana che se ne occupa per 58 centesimi di dollaro a metro cubo, un prezzo inferiore rispetto agli altri impianti di desalinizzazione.

di Alessandro Conte

17 novembre 2016

photo credits Fotolia