La Direttiva UE 2019/904 per la riduzione dei prodotti monouso in plastica 

La Direttiva UE 2019/904 per la riduzione dei prodotti monouso in plastica 

Dal 14 gennaio 2022 è in vigore la Direttiva UE 2019/904 per ridurre l’uso della plastica monouso, che stabilisce chiari obiettivi per i prossimi anni

MILANO – Nel 2019 il Parlamento Europeo ha votato a favore della Direttiva UE 2019/904, ovvero la direttiva SUP sulle plastiche monouso per limitare e fermare l’utilizzo di plastica monouso, soprattutto in oggetti quali le posate, i cotton fioc, le cannucce e le palette. Una direttiva che è entrata in vigore anche in Italia con il Decreto legislativo n.196 del 8 novembre 2021. Ma cosa tratta nello specifico?

Direttiva UE 2019/904: che cosa prevede

La Direttiva UE 2019/904 presenta diversi obiettivi, tra cui la riduzione dell’incidenza dei prodotti di plastica sugli ecosistemi e la promozione dell’economia circolare, cercando di porsi come risposta concreta all’interno della Strategia Europea sulla plastica, adottata nel gennaio 2018. La strategia, infatti, prevede l’introduzione di nuove regole sugli imballaggi per migliorare la riciclabilità della plastica e per aumentare la domanda di contenuto di plastica riciclata, così come per migliorare la raccolta differenziata dei rifiuti in plastica.

Il punto centrale della Direttiva “SUP” riguarda la Single Use Plastic, vale a dire tutti quei prodotti di plastica monouso che, con questa legge, non possono più essere messi sul mercato, tra cui soprattutto posate e piatti, cannucce e bastoncini cotonati, agitatori per bevande, aste da attaccare a sostegno dei palloncini, contenitori per alimenti in polistirene espanso (ossia scatole con o senza coperchio) per il consumo immediato senza ulteriore preparazione, prodotti realizzati con plastica oxo-degradabile, contenitori e tazze per bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi.

La plastica in Europa tra produzione e obiettivi

L’elevato tasso di diffusione della plastica come materiale in molte tipologie di produzione è causato dalle caratteristiche di quest’ultimo che si mostra ideale soprattutto in termini di costo, durata e trasporto, ma su cui manca ancora il triplice approccio di riutilizzo, riciclaggio e diversificazione verso alternative più sostenibili. Nell’ottobre del 2022, infatti, Plastic Europe – l’associazione europea dei produttori di materie plastiche – ha pubblicato i dati relativi al mercato della plastica in riferimento al 2021. Oltre ai dati globali, l’associazione ha dato ampio spazio ai dati a livello europeo, da cui emerge che:

  • la produzione di plastica ha raggiungo 57.2 milioni di tonnellate (includendo plastiche a base fossile, plastiche a base biologica, plastica riciclata post-consumo)
  • la plastica “circolare” ha rappresentato circa il 12,4% della produzione europea di materie plastiche.

Parlando di prodotti il cui materiale principale è la plastica, un particolare focus è rivolto anche al mercato delle bottiglie. Tra gli altri punti affrontati dalla Direttiva, infatti, è presente anche un’attenzione alle bottiglie di plastica monouso, con alcuni obiettivi cruciali fissati per i prossimi anni e applicabili ai contenitori di capacità fino ai tre litri:

  • obiettivo di raccolta pari al 90 % per il riciclaggio di bottiglie di plastica monouso entro il 2029 (con un obiettivo intermedio del 77 % entro il 2025);
  • il materiale utilizzato per produrre queste bottiglie dovrebbe essere costituito da almeno il 25 % di plastica riciclata a partire dal 2025 (per le bottiglie in PET) e il 30 % a partire dal 2030 (per tutte le bottiglie).
  • Requisito del ‘tethered cap’ per i contenitori immessi sul mercato, per cui tappi e coperchi devono restare attaccati ai contenitori per tutta la durata dell’uso previsto del prodotto

L’impegno di Sanpellegrino per una produzione sostenibile

Il Gruppo Sanpellegrino è da anni impegnato per la tutela dell’ambiente con attività in diversi ambiti della sostenibilità. L’azienda, in linea con gli obiettivi e requisiti stabiliti dall’Unione Europea con la nuova Direttiva 2019/904, cerca tuttavia di andare oltre, con un impegno concreto che raddoppia la percentuale del 25% di plastica riciclata stabilita dal Parlamento, puntando infatti al 50% entro il 2025 per Levissima, S. Pellegrino e Acqua Panna.

Nel corso degli anni Sanpellegrino ha introdotto nelle proprie bottiglie di plastica un impiego sempre maggiore dell’R-PET – una tipologia di plastica trasparente, sicura, leggera, resistente e riciclabile al 100% - arrivando a utilizzare nel 2021 4.659 tonnellate di R-PET.

Gli obiettivi del Gruppo per l’utilizzo del PET riciclato sono particolarmente ambiziosi e declinati per ciascuno dei Brand. In particolare, Levissima, impegnata per un’offerta rivolta alla riduzione dell’impatto ambientale attraverso la propria Roadmap R-PET, è stata la prima in Italia a lanciare due referenze 100% plastica riciclata: nel 2021 la Litro e la 0,75 cl e nel 2022 la 0,5 cl (naturale e frizzante). Partendo da un’offerta del 30% R-PET nel 2020, Levissima punta quindi a superare i requisiti di legge entro il 2025 raggiungendo il 50% R-PET su tutte le produzioni.

di Elena Parodi

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