Dei droni mostrano in tempo reale la rottura dei ghiacci in Groenlandia

Prosciugati 5 milioni di metri cubi di acqua in circa cinque ore

MILANO – La frattura della superficie ghiacciata di un lago, ed il suo rapido prosciugamento, sono fenomeni che, a causa dei continui cambiamenti climatici, posso accadere  con maggiore frequenza. Per documentare questo tipo  di eventi, alcuni scienziati hanno iniziato ad impiegare dei droni sui territori della Groenlandia .

Come si formano i laghi in Groenlandia?

La calotta glaciale ha uno spessore di circa un chilometro e, durante l’estate, è normale che alcune superfici si sciolgano dando origine a centinaia di laghi. Molti di questi, però, defluiscono in poche ore, creando delle voragini alla base del ghiaccio in grado di raggiungere un chilometro di profondità. L’acqua - proveniente dai fiumi di superficie - continua a fluire verso il basso per il resto della stagione creando alcune delle più grandi cascate del mondo. Questo processo - estremamente difficile da osservare – è stato immortalato e studiato da un gruppo di glaciologi dello Scott Polar Institute dell’Università di Cambridge, i quali giunti nel 2018 allo Store Glacier – situato a Nord-Ovest della Groenlandia – hanno avuto la fortuna di ammirare questo insolito fenomeno. Ciò che è emerso è che due terzi dei laghi presenti, ovvero circa cinque milioni di litri di acqua, sono scomparsi dalla superficie glaciale a causa di una profonda frattura. Infatti, la fotografia aerea, ottenuta grazie all’impiego di alcuni droni, mostra il prima e il dopo dell’accaduto: il lago – rappresentato da un ovale blu scuro - si è ristretto sempre di più fino a diventare un “cerchio” piccolo e superficiale.

Il parere dei professionisti presenti in Groenlandia sui cambiamenti climatici

Tom Chudley, co-autore dello studio pubblicato nel “Proceedings of the National Academy of Sciences” ha affermato che i droni “possono permetterci di effettuare questo tipo di rilevazione di alta qualità in zone dove per i ricercatori è pericoloso accedere”. Utilizzando delle tecnologie GPS, inoltre, è stato possibile ottenere delle foto che a loro volta sono state impiegate per creare delle costruzioni dettagliate e in 3D della superficie della calotta glaciale. “Mentre in Groenlandia assistiamo ai continui cambiamenti climatici, – conclude Tom Chudley – notiamo sempre di più che i laghi presenti in questo territorio continuano ad ingrandirsi, soprattutto nella parte più fredda dalla calotta glaciale. Allo stesso tempo, molte distese d’acqua stanno iniziando a prosciugarsi.”

di Salvatore Galeone

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