EColoRO: come ridurre il consumo di acqua nell’industria tessile – In a Bottle

L’industria tessile punta sul riciclo dell’acqua

L’azienda olandese EColoRO sta testando una nuova tecnologia capace di ridurre il consumo di acqua del 90%

MILANO – Ridurre il consumo di acqua del 90% nell’industria del tessile. E’ questa la sfida raccolta da EColoRO, l’azienda olandese che sta testando una nuova tecnologia, in sperimentazione in Italia ed in Belgio, capace di riutilizzare il flusso delle acque reflue per ridurre i costi operativi e ridurre l'inquinamento ambientale.

Il processo

Sarebbe quindi possibile ridurre il consumo idrico attraverso l’elettrocoagulazione, tecnologia alla base della ricerca sperimentale ECWRTI (Electro Coagulation for Water Recycling in Textile Industry) i cui test si concluderanno a maggio 2019. L’intera spiegazione del processo è contenuta all’interno dell’acronimo EColoRO: la prima fase combina elettrocoagulazione (EC sta per Electro-Coagulation) e flottazione per rimuovere efficacemente gli inquinanti, i coloranti e le sostanze chimiche; la seconda fase prevede l’utilizzo di processi a membrana di ultrafiltrazione e osmosi inversa (RO sta per “Reverse Osmosis”).

Sperimentazioni e prototipo

Secondo lo studio “A new textiles economy. Redesigning fashion’s future” della Ellen MacArthur Foundation, l’industria tessile consuma in un anno 93 miliardi di metri cubi di acqua. Grazie a EColoRo le acque reflue possono essere trattate senza sostanze chimiche e poi riutilizzate, dando vita ad un sistema circolare. Il gruppo industriale belga Utexbel, leader in Europa nel trattamento dei tessuti, è stato selezionato per la dimostrazione in scala reale del prototipo in costruzione, in vista dell’eventuale commercializzazione futura.

di Chiara Fossati

source: Pixabay

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