Cos’è l'Indice di Sostenibilità Digitale e come funziona

Cos’è l'Indice di Sostenibilità Digitale e come funziona

Scopriamo la prassi di riferimento, gratuita e accessibile a tutti, basato su indicatori di performance (Kpi) che collegano l'importanza strategica del digitale per la sostenibilità

MILANO - Il primo indice italiano che misura la sostenibilità digitale di persone, organizzazioni e territori. E’ questo il Digital Sustainability Index (DiSI), ideato dalla Fondazione per la Sostenibilità Digitale - la prima Fondazione di ricerca riconosciuta in Italia dedicata ad approfondire i temi della sostenibilità digitale, e pensato per valutare il grado di sostenibilità del settore dell'informatica.

Cos’è il Digital Sustainability Index

Il Digital Sustainability Index è un indice che misura il livello di consapevolezza dell’utente nell’uso delle tecnologie digitali quali strumenti di sostenibilità. Serve cioè per misurare le correlazioni tra tre elementi dell’individuo:

  • il livello di digitalizzazione, inteso come rapporto tra la propria competenza percepita e quella desumibile da fattori oggettivi;
  • il livello di sostenibilità, inteso come il rapporto tra consapevolezza sul tema nelle sue dimensioni ambientale, economica e sociale ed i conseguenti atteggiamenti e comportamenti;
  • il livello di sostenibilità digitale, inteso come la propensione dell’individuo ad utilizzare consapevolmente le tecnologie digitali come strumenti a supporto della sostenibilità.

Il DiSI per le aziende

La prima versione del DiSI era pensato esclusivamente per istituzioni pubbliche e cittadini. Nel corso della seconda edizione degli Stati Generali per la sostenibilità digitale, un evento che ha coinvolto oltre cento aziende italiane, sia pubbliche che private, è stata presentata la nuova versione dell'indice, pensata per le aziende: il DiSI Corporate.

Realizzata in collaborazione con diverse realtà associate agli Stati generali – Fondazione Enel, Aci Informatica, Bludigit-Italgas, Cisco Italia – il Digital Sustainability Index per le aziende si concentra sulle pratiche standard che le imprese possono adottare per allinearsi intorno a dei parametri di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Come funziona

La Fondazione per la Sostenibilità Digitale ha proposto una prassi di riferimento, gratuita e accessibile a tutti, basato su indicatori di performance (Kpi) che collegano l'importanza strategica del digitale per la sostenibilità.

Questi indicatori possono essere di natura tecnica, come la valutazione di utilizzo di un'infrastruttura basata su una logica di microservizi o l'utilizzo di un architetture cloud, o di natura sociale, come ad esempio parametri di valutazione legati al gender balance e all’integrazione.

La caratteristica distintiva di questa prassi consiste nella capacità di analizzare in modo completo l'impatto della digitalizzazione e della trasformazione digitale su vari aspetti della sostenibilità (ambientale, economica e sociale) per un approccio multidimensionale.

I vantaggi

Il DiSI Corporate consente ai responsabili di organizzazioni o progetti di identificare punti di forza e di debolezza, orientando le decisioni per migliorare l'uso delle tecnologie digitali al fine di abbassare gli impatti negativi sulla sostenibilità.

A partire dal gennaio 2024, con l'entrata in vigore della Corporate sustainability reporting directive (Csrd) dell'Unione europea, per molte aziende sarà obbligatorio per legge rendere conto della loro sostenibilità in modo dettagliato, integrandola nei bilanci aziendali. In questo contesto, il DiSI corporate offre alle aziende uno strumento semplice e veloce per valutare l'impatto delle loro operazioni in termini di sostenibilità.

Inoltre, l'indice di sostenibilità digitale rappresenta un'opportunità per le aziende di dimostrare il proprio impegno verso la sostenibilità nei confronti di consumatori e stakeholder, creando valore aggiunto per i loro clienti e la società. Con questo approccio, la sostenibilità aziendale da un obbligo può diventare una leva di costruzione di valore per le aziende.

Di Salvatore Galeone

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