L'Italia sul podio delle capitali europee della raccolta differenziata

L'Italia sul podio delle capitali europee della raccolta differenziata

I dati di un recente studio sulla gestione dei rifiuti urbani ha rivelato, a sorpresa, che tra le città europee più sensibili alla raccolta differenziata un posto di prestigio va all'Italia. Seconda solo a Berlino, Roma batte le altre capitali europee come Parigi, Madrid, Londra...

Lo ha rivelato un recente studio sulla gestione dei rifiuti urbani

MILANO – Roma si propone come una delle città leader in Europa nella raccolta differenziata, grazie al 38% materiali avviati a recupero. Si tratta di uno dei dati più significativi emersi dal meeting. La percentuale di raccolta differenziata raggiunta da Roma, seconda solo al 42% di Berlino tra le città prese in esame, rappresenta un importante risultato anche a fronte di una produzione pro-capite di rifiuti di circa 610 kg annui per abitante, dato inferiore solamente ai 970 kg di Londra, e di molto superiore ai 442 kg pro-capite di Berlino.

PARIGI MAGLIA NERA– Sarà la capitale del romanticismo, ma di certo non della raccolta differenziata. A Parigi è pari solo al 15%, mentre il 12%, dei materiali viene conferito in discarico e il grosso dei rifiuti finisce negli inceneritori (67%), dei quali ben il 18% è composto da plastica, che potrebbe essere perfettamente riciclata.

LA SITUAZIONE OLTREMANICA– Nel caso di Londra i dati disponibili riguardano 12 aree amministrative (“boroughs”) su 33, pari a 3.280.000 sugli 8.200.000 totali per una superficie di 1.583 km quadrati. In questo segmento la produzione annua di rifiuti urbani è di 2.954.000 tonnellate, con una media pro-capite di 970 kg. La raccolta differenziata è al 34%, il 41% viene avviato in impianti di termovalorizzazione e il restante 25% in discarica.

IL PRIMATO DI BERLINO- Tra le realtà prese in esame la città di Berlino, con una percentuale del 42%, è al primo posto per rifiuti raccolti in modo differenziato e avviati a recupero. Dal 2005 la legge tedesca proibisce lo smaltimento in discarica di rifiuti indifferenziati e ne consente l’utilizzo solo per una quota residuale di scarti. Circa il 33% dei rifiuti viene poi trattato in impianti di termovalorizzazione.

EDUCARE AL RICICLO– L’educazione al riciclo rappresenta il primo passo per raggiungere traguardi importanti e sensibilizzare le giovani generazioni è fondamentale per questo scopo. In Italia il Gruppo Sanpellegrino ha recentemente lanciato la terza edizione del progetto “Raccogli la Plastica, Semina il Futuro” per insegnare ai bambini delle scuole delle più importanti città italiane il valore del riciclo.

aggiornato il 26 novembre 2014