Manuela Michelini racconta la linea verde delle news di Verdecologia

Manuela Michelini racconta la linea verde delle news di Verdecologia

Online da appena un anno, il magazine Verdecologia.it è una linea diretta con tutto ciò che avviene nel mondo della sostenibilità ambientale e non solo. Il direttore Manuela Michelini, in un'intervista racconta com'è nata questa idea, spiega quanta attenzione c'è in Italia su questi temi e quali sono le opportunità di Expo 2015...

A sorpresa i bambini più consapevoli degli adulti quando si parla di ambiente

MILANO – Il colore predominante è sicuramente il verde. Il verde che caratterizza le tante news che arrivano dirette dal mondo dell'eco-sostenibilità ambientale. In un’intervista, il direttore di www.verdecologia.it Manuela Michelini spiega quanto è importante un’informazione sui temi di carattere ambientale, spiega quanta consapevolezza c’è in Italia e nelle aziende italiane sulla responsabilità sociale e specifica le opportunità che Expo 2015 offre all’Italia e al mondo.

Come e perché nasce Verdecologia?

Verdecologia nasce da una mia idea. Sono una giornalista professionista. Sono nata e cresciuta a Genova, professionalmente nel mondo della carta stampata di cui, ammetto, non ho ancora dimenticato il fascino. Nel 2001, dopo 14 anni di collaborazioni 'cartacee', non ho saputo resistere al richiamo del web e sono passata alla scrittura on line. Non è stato il classico colpo di fulmine, ma un amore cresciuto e rafforzatosi con il tempo. Lo stesso sentimento che, nel 2013, mi ha spinto ad ideare Verdecologia, sito web dedicato al mondo dell'eco-sostenibilità ambientale.


In base alla sua  esperienza, quanta sensibilità c’è nel nostro Paese sull’attenzione verso l’ambiente?

Nel nostro paese, come rileva l'Italian Council for Eco Innovation, l'Osservatorio Innovazione e Tecnologia per la green economy, un'impresa su quattro è “orientata” alla sostenibilità. Guardando ai singoli sono convinta che ciascuno di noi possa e debba fare la differenza, anche nei piccoli gesti quotidiani. Quel che è certo è che la sensibilità e l'attenzione verso l'ambiente non è ancora massima ma direi che sta crescendo. Ho la netta sensazione che ci sia, soprattutto nelle nuove generazioni, una crescente domanda di ambiente e di difesa dello stesso.

C’è più consapevolezza nei più grandi o nei più piccoli? E come si potrebbe incrementare l’educazione?

In fatto di consapevolezza credo che 'quando l'ambiente chiama' siano i più piccoli a rispondere con più solerzia. E' un fatto positivo e sono importanti le tante iniziative che sollecitano all'apprendimento dell'educazione ambientale. Sono determinanti le iniziative sviluppate nell'ambito della scuola, le iniziative proposte dalle associazioni, dalle pubbliche amministrazioni, dai singoli. E’ importante che si organizzino e che si facciano conoscere.

E nel mondo delle aziende, quanto è diventata importante la responsabilità sociale?

A livello aziendale l’Italia si è dotata di un Piano Nazionale della Responsabilità sociale d’impresa 2012-2014. Unioncamere ha dedicato diverse indagini in Italia all’atteggiamento tenuto dalle imprese nei confronti dell' “impatto sociale”, rilevando che la conoscenza dell'argomento è ancora parziale. Troppo spesso le aziende hanno conoscenze piuttosto scarse e pensano che essere 'responsabili' a livello sociale necessiti di un impegno gravoso. E' comunque un dato di fatto che un numero sempre più crescente di aziende si impegni, costantemente, nell'adozione di comportamenti socialmente responsabili.

L’Expo porterà l’attenzione sull’alimentazione. Quali sono a suo avviso le criticità su questa tematica?

Obiettivo dell’EXPO 2015 sarà quello di rafforzare e garantire tematiche quali la necessità di poter consumare cibi sani ed avere acqua potabile per tutti ed in quantità sufficiente a coprire il fabbisogno nel mondo. In fatto di alimentazione è necessario dedicare ampie risorse alla prevenzione delle malattie legate a doppio filo all'alimentazione, soprattutto con un occhio di riguardo all'obesità. Ruolo fondamentale deve giocare l'educazione ad una sana e corretta alimentazione, da insegnare già ai più piccoli, magari sui banchi di scuola, come si sta già facendo.

aggiornato il 19 giugno 2014