Piogge estreme in crescita negli ultimi cinquant’anni - In a Bottle

Piogge estreme in crescita negli ultimi cinquant’anni

A dimostrarlo è uno studio internazionale secondo il quale tale fenomeno viaggia parallelamente all’intensificarsi del riscaldamento globale

MILANO - Tra il 1964 e il 2013 si è registrato un progressivo incremento delle precipitazioni estreme, eventi che possono causare frane e alluvioni e mettere a rischio la sicurezza pubblica. A rivelarlo è una ricerca condotta dalla University of Saskatchewan e dall’Università di Bologna, pubblicata sulla rivista Water Resources Research con il titolo “Global and Regional Increase of Precipitation Extremes under Global Warming”.

Lo studio

L’analisi ha preso in considerazione la quantità di piogge estreme manifestatesi nel periodo compreso tra il 1964 e il 2013, mostrando come questi fenomeni metereologici siano aumentati progressivamente in Europa, Russia, Cina, Australia e in vaste aree del Nord America. Per studiare il cambiamento nella frequenza delle piogge estreme nel corso degli anni, i ricercatori hanno esaminato più di 8.700 resoconti giornalieri delle precipitazioni, raccolti da oltre 100.000 stazioni metereologiche di tutto il mondo. Inoltre, nell’ultimo decennio analizzato, tra il 2004 e il 2013, si è verificato un incremento a livello globale di questo fenomeno superiore del 7% rispetto a quanto previsto: una percentuale che cresce fino all’8,6% se consideriamo solo Europa e Asia. Sebbene le precipitazioni atmosferiche possano sembrare innocue, il loro manifestarsi con una certa intensità non è affatto da sottovalutare in quanto possono causare dei pericoli, soprattutto se si verificano sotto forma di intensi temporali con forti piogge concentrate in un lasso di tempo ridotto. Tra le conseguenze l’aumento di frane, allagamenti e inondazioni che possono provocare, a loro volta, contaminazioni dei sistemi idrici.

Il rapporto con il riscaldamento globale

Gli studiosi sostengono che ci sia una stretta correlazione tra il fenomeno delle precipitazioni incontrollate e il riscaldamento globale.  “Sapere che la frequenza delle piogge estreme è in aumento può aiutarci a trovare soluzioni efficaci per l’adattamento ai cambiamenti climatici: avremo sempre più bisogno di infrastrutture in grado di resistere a shock frequenti”. Con queste parole Alberto Montanari, Professore di Costruzioni Idrauliche e Idrologia all’Università di Bologna, esprime la necessità di operare nella direzione di una progettazione infrastrutturale e architettonica futura capace di rispondere adeguatamente ai cambiamenti climatici.

di Salvatore Galeone

Source: Adobe Stock

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