L'acqua minerale è un valido aiuto per le donne in menopausa

L'acqua minerale è un valido aiuto per le donne in menopausa

Le acque mediamente mineralizzate aiutano a contrastare alcuni disturbi della menopausa come le vampate di calore e la secchezza cutanea

Quale acqua bere in menopausa

Bere acque mediamente mineralizzate, in particolare le bicarbonate-calciche, contribuisce a raggiungere l'apporto giornaliero raccomandato di calcio per le donne in menopausa. Lo afferma il dottor Claudio Paganotti, Medico Chirurgo, Specialista in Ostetricia e Ginecologia e attualmente dirigente medico presso l’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Istituto Clinico “Città di Brescia”. Il dottor Paganotti spiega come una corretta idratazione sia importante per un adeguato funzionamento dell’organismo, in particolare nelle donne sopra i 40 anni. “Tutti gli organismi dipendono dall’acqua, infatti, ne contengono in quantità elevata. Se la quantità di acqua presente nel corpo è scarsa, i processi vitali rallentano e le sostanze nocive espulse parzialmente possono causare rilevanti danni per la salute”.

Menopausa: i cambiamenti della donna

La menopausa è l’ultima mestruazione della vita della donna, evento naturale dovuto alla perdita della produzione dei principali ormoni femminili, in particolare gli estrogeni, da parte delle ovaie. Secondo il dottor Paganotti, almeno il 40-50% delle donne in menopausa va incontro a cambiamenti in senso atrofico dell’apparato cutaneo, urinario e genitale. “La pelle si disidrata, si assottiglia e perde elasticità accentuando i segni di invecchiamento: secchezza, prurito, formicolio, rughe e macchie cutanee. Anche i peli diventano più radi e le unghie più fragili”. L’esperto avverte inoltre che la mancanza di estrogeni della menopausa è un importante fattore di rischio per l’osteoporosi, malattia caratterizzata dalla riduzione della massa ossea e dall’aumentato rischio di fratture, “che colpisce circa il 20% delle donne tra i 40 e 79 anni, arrivando fino al 42% tra 70-79 anni”.

Sintomi e volume d’acqua

Tra i sintomi più frequenti della menopausa sono molto conosciute le vampate di calore. “Interessano il 60-70% delle donne in menopausa e consistono in un’improvvisa e imprevedibile sensazione di intenso calore con arrossamento del viso del collo e del decolletè. Durano pochi minuti, ma possono ripetersi più volte nella giornata; spesso sono accompagnate da sudorazioni profuse e insieme essendo soprattutto notturne possono portare l’insonnia”. Il dottor Paganotti avverte, inoltre, dell’esistenza di altri sintomi psicologici che colpiscono il 25-50% delle donne in menopausa, come “ansia e irritabilità, malinconia e tendenza alla depressione, vuoti di memoria e difficoltà di concentrazione”. Sintomi dovuti anche al cambiamento del volume d’acqua presente nel corpo della donna in menopausa. “Il corpo umano è composto per gran parte da acqua. Circa il 65% del peso corporeo di un adulto, infatti, è rappresentato da acqua. Con il trascorrere degli anni tale percentuale di acqua si riduce progressivamente: dall’80% del neonato al 50% dell’anziano. Nei giovani i tessuti e gli organi sono più ricchi di acqua, soprattutto i tessuti connettivi, sottocutanei, la pelle ma anche le ossa. Negli anziani la pelle diventa più secca e meno elastica, i tessuti tesi e poco lisci. Infatti, l’età biologica della pelle si determina facilmente dal suo stato di idratazione”.

L’acqua, un valido aiuto per contrastare le vampate

Secondo il dottor Paganotti l’acqua minerale rappresenta un valido aiuto durante la menopausa. “L’acqua è l’unica bevanda indispensabile al corpo umano, per questo possiamo affermare che bere almeno 1,5 litri di acqua minerale di buona qualità migliora la qualità della vita, anche durante la menopausa. L’acqua aiuta a contrastare alcuni disturbi della menopausa come le vampate di calore, la secchezza cutanea, le cistiti ricorrenti, ma soprattutto l’acqua può essere una fonte di calcio per prevenire l’osteoporosi”. L’esperto spiega più dettagliatamente i vantaggi del bere acqua minerale. “Bere Almeno 8 bicchieri di acqua al giorno può ridurre la comparsa delle vampate di calore, e poiché compaiono soprattutto di notte, è buona cosa tenere accanto al letto una bottiglietta di acqua, non gassata. Bere molta acqua durante la giornata mantiene una buona idratazione dei tessuti cutanei, rallentando i primi segni dell’invecchiamento. Bere acqua facilita una regolare funzione urinaria e intestinale, contrastando la comparsa di cistiti e stipsi”.

L’esperto consiglia

Il dottor Paganotti afferma che probabilmente non esiste un’acqua ideale per la donna in menopausa, ma che esistono tante acque diverse per le tante donne diverse in menopausa. “Certe acque mediamente mineralizzate, in particolare le bicarbonate-calciche, che contengono oltre 200-300 mg /litro di calcio altamente assimilabile, con percentuali che vanno dal 25% fino al 40%, contribuiscono a raggiungere l'apporto giornaliero raccomandato di calcio. Il vantaggio dell’acqua è di non assumere contemporaneamente anche grassi saturi, colesterolo, proteine animali e sodio, come avviene invece con il latte e i suoi derivati”. Non particolarmente consigliabili  invece “acque leggermente mineralizzate o oligominerali con quantità trascurabili di minerali e quelle ricche di minerali, come sodio e solfati. Sia il sodio sia i solfati favoriscono un’importante perdita di calcio con le urine, inoltre il sodio concorrere a sviluppare l'ipertensione arteriosa. La concentrazione di sodio nell'acqua non dovrebbe superare i 50 mg/litro, e quella di solfati i 250 mg/litro: controllare sempre sull'etichetta la composizione dell'acqua minerale”. Infine, il dottor Paganotti consiglia di non eccedere con la gasatura, che interferisce con l’assorbimento intestinale del calcio e riduce non opportunamente il senso della sete.

Scopri i nostri approfondimenti su acqua povera di sodio e acqua ricca di sodio

di Salvatore Galeone

READ MORE