L’ormone Fgf2 previene la disidratazione: ecco perché

Uno studio condotto dai ricercatori della Southwestern University dimostra l’importante ruolo dell’ormone Fgf2 e di come questo prevenga la disidratazione

MILANO – Bere alcol non toglie la sete da acqua, anzi la alimenta. Lo stesso vale per dolci e gelati. Lo conferma uno studio recente condotto dai ricercatori della Southwestern University e pubblicato sulla rivista scientifica Cell Metabolism.

Infatti, per quanto paradossale possa sembrare, dopo aver bevuto alcol o mangiato un dolce o un gelato, si avverte spesso una grande sete.

Tale desiderio, se da un lato manifesta l’insostituibilità dell’acqua e il suo valore aggiunto rispetto a ogni altra bevanda, dall’altro è imputabile, sul piano fisiologico, a un meccanismo che si attiva nel corpo per contrastare la disidratazione in forza di un ormone che agisce nel cervello.

La scoperta

Responsabile della sensazione di sete da acqua dopo alcol e dolci è l’ormone Fgf21. “Sapevamo che l’esposizione all’alcol o allo zucchero si trasforma nella produzione di Fgf21 nel fegato sottolinea Steven Kliewer, docente di biologia molecolare e farmacologia Abbiamo dimostrato che questo ormone, viaggiando nel sangue verso una parte specifica del cervello (l’ipotalamo) stimola la sete prevenendo così la disidratazione”.

Il picco dell’ormone a due ore dal consumo

Una parte di tale studio, condotta attraverso somministrazione farmacologica di questo ormone a dei topi sottoposti a diete alcoliche e chetogeniche, ha dimostrato che il comportamento di bere acqua aumenta entro due ore dal consumo.

Le ragioni dell’esistenza di questo ormone nell’organismo degli animali restano comunque misteriose: serve a migliorare la qualità della dieta? Serve a prevenire l’assunzione di cibi dannosi? Protegge il fegato dall'eccesso di alcol, dato che lo zucchero fermenta?

Quale che sia la sua origine, le proprietà che lo caratterizzano potrebbero essere un utile strumento per il trattamento di alcune condizioni come l’obesità o il diabete di tipo 2.

di Alessandro Conte

27 settembre 2018

credits: fotolia

READ MORE