La Fonte di Ispirazione di Artisti e Pittori: l’Acqua – In a Bottle

L’acqua nell’arte, “fonte” d’ispirazione di artisti e pittori

Da Giotto a Picasso, scopriamo in che modo l’elemento acquatico ha ispirato pittori e artisti di fama mondiale

MILANO - Dalle pitture rupestri alla pittura rinascimentale, in cui diventa simbolo di purezza attraverso il rito del battesimo, dalla corrente impressionistica fino all’arte moderna e contemporanea: tra tutti gli elementi naturali l’acqua è quella che ha dato maggiore ispirazione artistica, sia per la sua trasparenza e fluidità, sia per il forte significato simbolico che le è da sempre stato attribuito nella filosofia e nella mitologia. Proprio come lo scorrere di un corso d’acqua, ripercorriamo lo stretto legame tra “oro blu” e opere d’arte.

Il ruolo dell’acqua Da Giotto al Rinascimento

Nell’arte occidentale tra il IX e il X secolo l’acqua veniva identificata con l’atto battesimale, diventando così simbolo di purezza: opera simbolica di questo filone artistico è “Il Battesimo di Cristo”, celebre affresco di Giotto esposto presso la Cappella degli Scrovegni a Padova. Dal sacro al profano, passiamo al Rinascimento con la “Nascita di Venere" di Sandro Botticelli: in questa tela la prospettiva viene data proprio dall’acqua che assume diverse tonalità in lontananza e che rappresenta l’origine della vita. Nel dipinto di TizianoAmor sacro e Amor profano” i due personaggi femminili, Venere e Proserpina, assistono l’amorino che miscela l’acqua contenuta nello scrigno-sarcofago, trasformando la morte in vita. Un altro genio del rinascimento, Caravaggio, nel dipinto a olio su tela “Narciso” riproduce il fanciullo chino su uno specchio d’acqua intento a rimirare incantato la propria immagine.

L’Impressionismo e Turner tra giochi d’Acqua

I giochi di luce creati dall’acqua sono l’elemento che ispira maggiormente i pittori impressionisti. A tal proposito ricordiamo “Impression soleil levant”, la straordinaria opera di Claude Monet da cui prende nome la corrente artistica, rappresenta il porto di La Havre all’alba, dove l’acqua è l’elemento dominante anche grazie all’effetto della luce del sole nascente che vi si riflette. Raffigurazioni “en plein air” del celebre pittore compaiono anche nel dipinto “Il ponte giapponese”, ispirato al giardino del pittore presso Giverny, e nella serie delle Ninfee, ciclo di circa duecentocinquanta dipinti dove lo specchio d’acqua rappresenta l’elemento base il cui aspetto muta ogni istante a seconda di ciò che veniva riflesso, conferendogli vita e movimento. Al Romanticismo è legata l’opera di William Turner: il “pittore della luce” nelle sue opere ha raffigurato l’acqua nelle sue multiformi variazioni. Ne “Il molo di Calais” l’acqua s’intreccia con il cielo, quasi a creare un “unicuum”, mentre nel quadro “Il naufragio” l’elemento marino assume una forza dirompente, al punto da suscitare l’impressione che essa stia per uscire dalla tela e invadere lo spazio esterno.

L’elemento acquatico da Van Gogh al Surrealismo

Il Post-Impressionismo ha in Vincent Van Gogh il suo principale esponente: il dipinto “Notte stellata sul Rodano” è totalmente giocato sul riflesso del cielo stellato contro le acque scure del fiume e con  le luci della cittadina di Arles in lontananza. Passando al Cubismo, l’elemento acquatico è ben interpretato nel dipinto di Pablo Picasso Les demoiselles d’Avignon”, dove l’acqua è rappresentata dai toni azzurri alle spalle delle figure femminili in primo piano nell’opera. Nella “Sirena invertita” di René Magritte, opera simbolo del Surrealismo, l’oro blu fa da sfondo ad una creatura ibrida, metà donna e metà pesce, languidamente distesa sulla riva del mare, con alle spalle la risacca dell’onda che sfocia con il suo azzurro cupo nel chiarore dell’orizzonte.

di Salvatore Galeone

Source: Wikipedia

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