WASHINGTON – Nel 1960 il laser fu inventato come uno strumento utile a emanare calore. Oggi quei fasci di luce concentrati sono stati convertiti al raffreddamento e applicati da alcuni studiosi dell’Università di Washington nella riduzione della temperatura dei liquidi e, in particolare, dell’acqua. Ha ironicamente e con soddisfazione commentato Peter Pauzauskie, uno degli autori dell’elaborazione tecnologica: “In genere quando si va al cinema a vedere Star Wars o altri film vediamo il laser riscaldare e sciogliere ogni cosa. Oggi per la prima volta lo abbiamo impiegato per refrigerare l’acqua, invertendo il trend che la vede scaldarsi quando è illuminata”.
I vantaggi della scoperta
Questa invenzione potrebbe essere d’aiuto sia a livello industriale che nell’ambito della biochimica. Nel primo caso tale raggio laser è utile per raffreddare alcuni componenti specifici dei chip presenti nei microprocessori dei computer. Nel secondo caso gli scienziati avrebbero la possibilità di raffreddare con precisione una parte di una cellula, rallentando così i suoi processi e conquistare l’opportunità di capire come funzionano e nel caso intervenire per “ripararle”.
Ha spiegato Pauzauskie, che è anche uno scienziato del US Department of Energy Pacific Northwest National Laboratory di Richland: “La comunità scientifica ha mostrato sempre molto interesse nello studio di come cellule, molecole ed enzimi si dividono. L’uso del laser da raffreddamento può trasformare i processi metabolici in film al rallentatore andando a incidere solo su alcune parti specifiche della cellula e non sul suo insieme, cosa che rischierebbe di ucciderla o danneggiare il suo funzionamento”.
di redazione
