Pingo: alla scoperta delle colline di ghiaccio nascoste sotto la tundra

Pingo: alla scoperta delle colline di ghiaccio nascoste sotto la tundra

Nel cuore delle regioni artiche, i pingo emergono come testimonianze silenziose dei processi geologici legati al permafrost, offrendo uno sguardo unico sulla dinamica del clima terrestre.

MILANO –I pingo sono formazioni geologiche caratteristiche delle zone di permafrost, costituite da colline con un nucleo di ghiaccio che si sviluppano attraverso complessi processi di congelamento e pressione sotterranea. Queste strutture, che possono raggiungere altezze considerevoli, non solo modellano il paesaggio artico ma servono anche come indicatori dei cambiamenti climatici in atto. Esplorare la loro formazione, distribuzione e significato ci permette di comprendere meglio le delicate interazioni tra geologia e clima nelle regioni polari

Da cosa deriva il termine pingo

Il termine pingo deriva dalla lingua Inuvialuktun, parlata dagli Inuvialuit del Canada, e significa "piccola collina". In geologia, un pingo è una collina di forma cupoliforme che si forma in ambienti periglaciali, ovvero in regioni caratterizzate dalla presenza di permafrost—terreno permanentemente ghiacciato. Queste strutture si sviluppano quando l'acqua sotterranea, congelandosi, esercita una pressione verso l'alto, sollevando il terreno sovrastante e formando un nucleo di ghiaccio centrale. I pingo possono raggiungere altezze fino a 70 metri e diametri superiori agli 800 metri, presentando forme generalmente circolari o ovali.

Tipi di pingo: sistemi chiusi e aperti

Esistono due principali tipi di pingo, distinti in base al loro meccanismo di formazione:

  • Pingo a sistema chiuso (idrostatici): si formano in aree di permafrost continuo, spesso in bacini lacustri prosciugati. In queste condizioni, l'acqua intrappolata nel sottosuolo congela, espandendosi e creando una pressione che solleva il terreno soprastante.
  • Pingo a sistema aperto (idraulici): si sviluppano in regioni di permafrost discontinuo, dove l'acqua sotterranea proveniente da falde acquifere fluisce verso l'alto, congelando e formando il nucleo di ghiaccio. Questi pingo tendono a formarsi alla base di pendii e presentano forme più irregolari.

Distribuzione geografica e significato climatico

I pingo sono prevalentemente presenti nelle regioni artiche e subartiche, con la maggiore concentrazione mondiale situata nella penisola di Tuktoyaktuk, nei Territori del Nord-Ovest del Canada, dove si contano circa 1.350 pingo. Questa area è protetta dal Pingo Canadian Landmark, un sito gestito da Parks Canada che tutela otto di queste strutture, tra cui l'Ibyuk Pingo, uno dei più alti al mondo con i suoi 49 metri.

La presenza e lo stato di conservazione dei pingo offrono preziose informazioni sul clima passato e presente. La loro formazione e il loro eventuale collasso sono strettamente legati alle condizioni del permafrost, rendendoli indicatori sensibili ai cambiamenti climatici in atto. 

Conclusione

I pingo rappresentano affascinanti manifestazioni geologiche delle regioni fredde della Terra. La loro formazione, legata a complessi processi di congelamento e pressione sotterranea, e la loro distribuzione geografica offrono spunti significativi per comprendere le dinamiche del permafrost e i cambiamenti climatici. Studiare e preservare queste strutture è fondamentale per monitorare l'evoluzione delle regioni artiche e per approfondire la nostra conoscenza dei processi geologici e climatici del pianeta.

 

Di Stefano Morretta

Photocredits: di Emma Pike - Originally uploaded to English Wikipedia by en:User:ChrisNF 16 August 2007, as w:Image:Pingos near Tuk.jpg., Pubblico dominio

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