Tessa Gelisio: una vita “ecocentrica” all’insegna della sostenibilità

Tessa Gelisio: una vita “ecocentrica” all’insegna della sostenibilità

La conduttrice e ambientalista racconta il suo percorso tra comunicazione, cucina sostenibile e tutela dell’ambiente, dal blog Ecocentrica alla tenuta vinicola La Sabbiosa in Sardegna.

MILANO - Conduttrice televisiva e attivista ambientale, Tessa Gelisio è una delle voci più autorevoli della sostenibilità in Italia. Da sempre impegnata nella diffusione di uno stile di vita consapevole, promuove un approccio “ecocentrico” che unisce rispetto per la natura, benessere e piacere quotidiano. Con il blog Ecocentrica condivide consigli pratici per vivere in modo più sostenibile, mentre con il progetto vinicolo La Sabbiosa porta avanti una visione di agricoltura autentica e rispettosa dei ritmi della terra. In questa intervista, Tessa racconta come la sostenibilità sia diventata il filo conduttore della sua vita, tra passioni personali e progetti che coniugano ambiente, cucina e comunicazione.

 

Ciao Tessa, parlaci un po’ di te: come è nato il tuo interesse verso la sostenibilità? Sappiamo che sei anche molto appassionata di cucina - come riesci a unire queste due passioni nella tua vita e nel tuo lavoro? E tra i progetti a cui hai preso parte, quali consideri i più significativi o che ti rappresentano di più?

Io nasco ambientalista: provengo da una famiglia di ambientalisti della prima generazione, quindi potrei dire di essere la seconda. Fin da piccola mi sono sempre occupata di tematiche ambientali, prima come volontaria nei centri di recupero per la fauna selvatica, poi come attivista, giornalista, conduttrice televisiva, blogger e scrittrice. L’ambiente e la sostenibilità sono il filo conduttore della mia vita, che ho declinato in tanti modi diversi: dall’associazionismo alla comunicazione, fino al mio stile di vita personale.

Per quanto riguarda la cucina, promuovo un’alimentazione a basso impatto ambientale, perché la produzione di cibo è una delle attività più impattanti dell’umanità. Se tutti mangiassimo in modo diverso, l’impatto della produzione alimentare sarebbe enormemente ridotto. Sul mio blog e sui miei canali social condivido uno stile di vita “ecocentrico” a 360 gradi, basato su scelte quotidiane più consapevoli: dalle abitudini in cucina ai prodotti per la casa, dal giardinaggio all’energia. 

Credo che se ognuno di noi adottasse comportamenti più sostenibili, potremmo davvero vivere in un mondo più sano e più pulito. Inoltre, uno stile di vita ecocentrico migliora anche la salute, il benessere e spesso consente di risparmiare: è un modo di vivere che fa bene a noi e al pianeta.

 

Il tuo blog Ecocentrica è una sorta di guida quotidiana alla sostenibilità, tra benessere, beauty e alimentazione consapevole. Come nasce questo progetto e quali valori vuoi trasmettere attraverso i contenuti che condividi?

Ecocentrica nasce come naturale evoluzione del mio libro omonimo, in cui ho affrontato il tema dello stile di vita sostenibile. Mi sono chiesta: se siamo otto miliardi di persone che ogni giorno acquistano, mangiano e consumano, quali azioni possiamo modificare per ridurre il nostro impatto ambientale?

È un percorso che ho iniziato a 19 anni, cambiando gradualmente tutti gli aspetti della mia vita: prima l’alimentazione, poi i prodotti per la cura del corpo e quelli per la pulizia della casa. È un lavoro di continuo aggiornamento, perché escono costantemente nuovi studi, tecnologie e soluzioni. Ho pensato che molte persone desiderano vivere in modo più sostenibile ma non sanno da dove iniziare, così ho deciso di condividere la mia esperienza e ciò che imparo ogni giorno. Il blog è nato proprio per questo: per offrire informazioni pratiche, aggiornate e credibili a chi vuole avvicinarsi a uno stile di vita a basso impatto ambientale, senza estremismi ma con buon senso e concretezza.

 

Sappiamo che ti sei anche avventurata nella produzione vinicola con la Tenuta La Sabbiosa in Sardegna, perseguendo criteri bio e sostenibili. Ce li racconti? Inoltre, quali sono state le principali sfide - e le soddisfazioni - nel coniugare agricoltura, rispetto per la natura e qualità del prodotto?

La Tenuta La Sabbiosa nasce da un’altra mia grande passione: quella per l’agricoltura biologica. Ho scoperto l’isola di Sant’Antioco grazie al mio compagno e me ne sono innamorata, in particolare dei suoi vigneti unici al mondo. Sono coltivati su sabbia marina, ad alberello e a piede franco: ciò significa che conservano la vecchia genetica della viticoltura europea, quella sopravvissuta alla fillossera, l’insetto arrivato dall’America che distrusse gran parte dei vigneti europei.

Questi vigneti, che possono superare i cento anni di età, rappresentano un patrimonio di valore straordinario. Con la comunità di Slow Food e con il sostegno dell’amministrazione di Sant’Antioco stiamo lavorando per ottenere il riconoscimento UNESCO, perché sono davvero un unicum nel mondo. Oltre a essere un simbolo di biodiversità, producono anche un vino rosso di eccezionale qualità.

 

C’è un sogno o un obiettivo che ancora non hai realizzato, ma che rappresenterebbe per te la naturale evoluzione del tuo percorso tra sostenibilità, comunicazione e cucina?

Mi piacerebbe realizzare un programma televisivo che racchiuda tutti questi aspetti: ambiente, cucina e stile di vita. Un format che racconti come funziona il pianeta, quanto ognuno di noi ne faccia parte e come, attraverso le proprie scelte quotidiane, possa contribuire a renderlo un luogo migliore.

 

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Di Martina Invernizzi

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