La Cucina Italiana patrimonio UNESCO: segnali di ottimismo

La Cucina Italiana patrimonio UNESCO: segnali di ottimismo

La decisione finale dell’UNESCO è attesa per la fine di quest’anno e rappresenta un momento cruciale per l’intero sistema agroalimentare e per l’identità culturale nazionale.

MILANO - Un importante traguardo per la cucina italiana: la candidatura alla Lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCOha ricevuto una valutazione tecnica positiva dagli organismi consultivi. 

Il dossier, intitolato “La Cucina Italiana, tra sostenibilità e diversità bioculturale”, è il risultato di un lungo lavoro dell’Ufficio UNESCO del Ministero della Cultura, che ha raccolto dati, testimonianze e documentazione per raccontare al meglio l’unicità della tradizione gastronomica italiana. 

La Cucina Italiana patrimonio UNESCO

La candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO era stata ufficialmente presetnata già nel 2023; si tratta di un progetto che intende valorizzare la ricchezza culturale, storica e sociale del nostro modello alimentare. Un patrimonio che trova la sua espressione più viva e autentica proprio nelle imprese della ristorazione, custodi quotidiane di saperi, gesti e tradizioni che uniscono il Paese e raccontano l’Italia al mondo.

"La cucina italiana è una storia collettiva, scritta ogni giorno nelle case, nelle comunità e nei territori. Questo riconoscimento sarebbe un grande motivo di orgoglio per l’Italia intera", dichiara Gianmarco Mazzi, Sottosegretario del MiC con la delega all’UNESCO.

Produzioni locali ed equilibrio tra uomo e ambiente

La cucina italiana è un equilibrio tra uomo e ambiente: tutela la biodiversità, valorizza le produzioni locali, favorisce il riuso degli alimenti e promuove abitudini alimentari consapevoli. Riflette il legame tra i paesaggi naturali e le comunità che li abitano, incarnando memoria, quotidianità e cultura dei territori.

Diversamente da altri riconoscimenti gastronomici UNESCO, la candidatura italiana celebra un’intera tradizione culinaria quotidiana, diffusa e non legata a un singolo rito o piatto. La cucina italiana è la “cucina degli affetti”: trasmette memoria, cura, relazioni e identità, raccontando storie di famiglie e comunità attraverso il cibo.

Cucina come modello culturale condiviso

La candidatura non riguarda un singolo piatto o una ricetta, ma un modello culturale condiviso, fatto di esperienze comunitarie, scelta consapevole delle materie prime, convivialità del pasto, trasmissione dei saperi alle nuove generazioni e rispetto delle stagioni e dei territori. Una tradizione che vive quotidianamente nelle famiglie, nelle comunità locali e nelle comunità italiane nel mondo. 

Convivialità a tavola e scelte consapevoli in cucina sono tutti valori condivisi da S.Pellegrino, brand che da oltre 125 anni promuove il Made in Italy sulle tavole di tutto il mondo e sostiene la cucina d’autore internazionale. Valori che sono stati da sempre protagonisti delle sue principali campagne, come dimostra la recente “Bring your best”, la campagna digital internazionale che invita i consumatori a farsi interpreti dei migliori momenti trascorsi insieme, all’insegna del claim “Porta il meglio di te”. Lo spot è un inno poetico ed emozionale alla bellezza, alla gioia, al piacere che si concretizzano pienamente quando sono condivisi.

I prossimi appuntamenti

Dopo la valutazione tecnica positiva, il dossier sarà esaminato dal Comitato intergovernativo per la salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO. 

La decisione finale è attesa durante la sessione del Comitato a New Delhi dall’8 al 13 dicembre. Gli esperti internazionali valuteranno il valore culturale della tradizione italiana, la sostenibilità delle pratiche e la capacità di trasmettere conoscenze alle generazioni future.

Di Salvatore Galeone

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