Morrow Royal Pavilion: l'edificio di bottiglie riciclate

Il Morrow Royal Pavilion è il più grande edificio al mondo realizzato con bottiglie riciclate: ecco come il Greenstone è l'alternativa al cemento

MILANO –   Il Morrow Royal Pavilion di Las Vegas si è aggiudicato il titolo di più grande edificio al mondo realizzato con bottiglie riciclate. Voluto e realizzato da Scott McCombs, ricco imprenditore americano,  l’impianto di produzione raggiunge una superficie pari a 30.000 metri quadrati e, a parte qualche elemento in vetro, è costruito interamente con l’utilizzo della cosiddetta Greenstone”, un materiale composito biocompatibile.

Alternativa al cemento

La Greenstone è una robusta alternativa al cemento: di fatto, si tratta di un aggregato di vetro riciclato e di ceneri prodotte dal carbone bruciato nelle centrali termoelettriche. Per produrre questo materiale, la Realm of Design, l’azienda produttrice del mattone verde, raccoglie le migliaia e migliaia di bottiglie di Las Vegas, per poi sminuzzarle in piccolissimi grani di vetro e mescolarli con le ceneri; in seguito, il composto viene versato in stampi, dove si asciuga e si indurisce. Una volta essiccata, la Greenstone può essere usata per realizzare qualsiasi manufatto: caminetti, balaustre, colonne e molto altro.

Progetto ecocompatibile

Il grandioso progetto ecocompatibile del Morrow Royal Pavilion ha perciò consentito di riutilizzare oltre 500.000 bottiglie, alleggerendo quindi di migliaia di chili di materiale le discariche cittadine che, così facendo, hanno riguadagnato circa 400.000 metri cubi di spazio, una superficie pari a circa 8 campi di calcio. Il design del palazzo è piuttosto familiare, poiché ispirato alla Swarkestone Hall Pavilion (Inghilterra), un edificio diventato noto soprattutto perché raffigurato sulla copertina dell’album ‘Hot’ dei Rolling Stones. Per questa ragione, secondo il Las Vegas Review-Journal, la Realm of Design starebbe tentando di fare ulteriore pubblicità al suo progetto, cercando allo stesso tempo di invitare la band a visitare il nuovo edificio.

di Alessandro Conte

20 gennaio 2017

credits: inhabitat.com