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Acqua, ecco la mappa degli hotspot mondiali dello stress idrico

Il portale Pacific Standard ha stilato una lista delle zone nel mondo dove le risorse idriche sono a rischio per i cambiamenti climatici

MILANO I cambiamenti climatici stanno mettendo a dura prova le riserve idriche nel mondo e, per conservarle e garantirle alle future generazioni, è necessario adoperare strategie più incisive e lungimiranti. Il portale Pacific Standard ha provato a fare una mappatura globale per evidenziare gli hotspot mondiali più a rischio stress idrico così da iniziare a pensare e costruire soluzioni di lungo periodo a tutela dell’acqua.

Nord America

L’Ogallala è una falda acquifera che fornisce quasi un terzo delle acque sotterranee utilizzate per l'irrigazione negli Stati Uniti. Alcuni ricercatori hanno stimato che, ai ritmi attuali, l'agricoltura in alcuni Stati, come il Kansas, avrà forti problemi a partire dal 2040.

Sud America

  1. Il bacino amazzonico genera circa un quinto del deflusso globale di acqua dolce all'anno ed è in pericolo.
  2. I Laghi nelle Ande – fonti cruciali di acqua dolce per l'Ecuador, Colombia e Perù settentrionale – si stanno riscaldando più velocemente rispetto alla media globale, mettendo a rischio non sono l’accesso all'acqua, ma anche gli ecosistemi locali.
  3. Il Brasile sta progettando la costruzione di diverse decine di nuovi grandi impianti idroelettrici, entro il 2020. Le opere di modernizzazione dovranno essere accompagnate da politiche di sviluppo sostenibile per garantire anche il futuro della risorsa acqua.

Africa

  1. L'Etiopia sta costruendo dighe idroelettriche sul Nilo che minacciano di tagliare il flusso del fiume a valle in Egitto.
  2. I ricercatori del British Geological Survey stimano che le falde acquifere sotterranee dell'Africa detengono più di 100 volte il volume di acqua che cade ogni anno nel continente. Una buona notizia,  poco conosciuta.

Medio Oriente

  1. In Medio Oriente e Nord Africa esistono grandi hub per la desalinizzazione dell’acqua. Ce ne sono circa 1.500 in tutto il Mediterraneo e il Golfo Persico e generano i tre quinti di tutta l’acqua desalinizzata del mondo. Tuttavia in Paesi come l'Arabia Saudita le attività dell’uomo stanno aumentando a dismisura i livelli di sale nelle acque del Golfo, aspetto che renderà problematica la potabilizzazione dell’acqua.
  2. Nello Yemen, il cittadino medio vive con meno di 200 metri cubi di acqua all'anno, molto al di sotto del valore soglia per la scarsità d'acqua (1.000 metri cubi per persona all'anno).
  3. Gli Emirati Arabi Uniti hanno costruito il più grande serbatoio sotterraneo del mondo che contiene 26 milioni di metri cubi di acqua dissalata. Quando è pieno può arrivare a  garantire acqua potabile per 90 giorni.

Asia

  1. I fiumi Syr Darya e Amu Darya forniscono il 90 per cento di acqua per l'Asia centrale e il 75 per cento dell'acqua necessaria per l'agricoltura irrigua.
  2. Nel 1990 il governo cinese stimò che il Paese aveva circa 50.000 fiumi. Una recente ricerca riferisce che circa 27mila sono ormai quasi a secco.
  3. In Cina un progetto di trasferimento d'acqua dal Sud al Nord punta a movimentare decine di miliardi di metri cubi di acqua dal fiume Yangtze al bacino del fiume Giallo. Tuttavia politiche poco sostenibili rischiano di determinare rischi ecologici per entrambi i fiumi.
  4. Alcune parti del nord della Cina vivono con meno di 400 metri cubi di acqua pro capite all'anno.
  5. L'India è la patria di oltre il 16 per cento della popolazione mondiale,  ma ha accesso a solo il 4 per cento della sua acqua potabile.
  6. Le falde acquifere sotterranee del Gange Superiore irriga terreni coltivabili in India e Pakistan. Uno studio nel 2012 ha spiegato che il serbatoio avrebbe bisogno di essere ricaricato dalla pioggia a un livello 50 volte superiore a quello attuale per poter sostenere l'agricoltura in entrambi i Paesi.

di Salvatore Galeone

7 giugno 2016

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