Champions of Change, la chef Viviana Varese tra i vincitori

Champions of Change, la chef Viviana Varese tra i vincitori

L’iniziativa, che rientra in 50 Best for Recovery, premia i personaggi del mondo dell’ospitalità che, con le proprie azioni, guidano verso un cambiamento positivo

MILANO –  Un riconoscimento per celebrare gli eroi nascosti del settore alberghiero che hanno sfruttato la pandemia come trampolino di lancio per promuovere azioni significative. La “50 Best for Recovery”, l’organizzazione internazionale che premia i 50 migliori ristoranti del mondo, ha annunciato i vincitori del suo nuovo riconoscimento: “Champions of Change”. Il nuovo premio è stato assegnato a tre chef che hanno guidato un cambiamento positivo nel mondo della ristorazione e non solo negli ultimi 18 mesi. Tra i vincitori, la chef italiana Viviana Varese, da sempre impegnata ad abbattere le barriere nei confronti della comunità Lgbtq+ e, allo stesso tempo, a favorire l’inclusione sociale.

La motivazione

La chef è stata premiata perché “i suoi ristoranti, il Viva Viviana Varese di Milano (una stella Michelin) e il nuovo W Villadorata Country Restaurant in Sicilia, sono, infatti, orientati all’inclusione sociale del personale – si legge in una nota - a prescindere da genere, razza, età e orientamento sessuale.” Viviana Varese sta lavorando a un nuovo progetto per l’apertura in autunno di una gelateria a Milano gestita da donne che sono state vittime di violenza domestica.

Grazie al premio “Champions of Change”, questo suo nuovo progetto riceverà una donazione da parte di “50 Best for Recovery”, iniziativa lanciata lo scorso anno per sostenere l’industria ricettiva anche attraverso una raccolta fondi. In particolare, 50 Best for Recovery ha fornito sostegno finanziario a oltre 200 ristoranti e bar, e ha effettuato donazioni a una serie di organizzazioni no-profit del food & beverage.

Gli altri vincitori

Tra gli altri chef premiati troviamo lo statunitense Kurt Evans, co-fondatore di Down North Pizza a Philadelphia, il quale mette a disposizione il proprio talento per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di porre fine all’incarcerazione di massa. Evans è l'attivista alla base della riuscitissima serie di cene "End Mass Incarceration" ed è anche il co-fondatore di Eats Philly, un team di chef di colore impegnati nella lotta contro l'insicurezza alimentare.

Conclude la terna dei vincitori l’indiano Deepanker Khosla: lo chef durante l’emergenza sanitaria ha trasformato il suo ristorante Haoma a Bangkok, il cui staff è in gran parte costituito da immigrati dal Myanmar e dal Nepal, in una mensa per i poveri di Bangkok senza lavoro. Inoltre, Khosla ha raccolto fondi per la sua campagna, No One Hungry, che consisteva nella preparazione di pasti gratuiti per i senzatetto.

Per ciascuna delle cause dei vincitori, verrà effettuata un'importante donazione che consentirà ai beneficiari di portare avanti i propri progetti.

Verso il World’s 50 Best Restaurants 2021

Oltre ad essere un premio dal grande valore simbolico, il riconoscimento “Champions of Change” è una nuova iniziativa di 50 Best che rappresenta anche il primo passo verso il 5 ottobre 2021 per la premiazione dell’ambitissima classifica “World’s 50 Best Restaurants 2021”, che si terrà ad Anversa, nelle Fiandre, supportata come sempre da S.Pellegrino & Acqua Panna.

Di Prisca Peroni

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