Back to Work, ecco come prepararsi attraverso una corretta idratazione e sana alimentazione

Luca Piretta, Specialista in Scienza Della Nutrizione Umana alla Sapienza di Roma, spiega come riprendere le abitudini quotidiane

MILANOIl rientro dalle vacanze è sempre un momento difficile che traduce le ansie legate alla ripresa dell’attività scolastica o lavorativa ma anche al disagio per  la fine di un periodo di tempo tanto desiderato durante tutto l’anno. 

Malumore, nausea e malessere generalizzato, mancanza di concentrazione e irritabilità, questi solo alcuni tra i sintomi più comuni della sindrome di “depressione post-vacanza”,  meglio nota in inglese con il termine “Holiday Blues”.

Ecco i consigli del Dott. Luca Piretta, noto Nutrizionista e Gastroenterologo, Specialista in Scienza Della Nutrizione Umana, per riprendere le proprie abitudini quotidiane, anche da un punto di vista alimentare, e ritrovare la concentrazione persa in ufficio, così come sui banchi di scuola.

Quali sono i principali effetti nocivi per l’organismo, derivanti dagli eccessi tipici del tanto atteso momento vacanza?

Per ciò che concerne l’alimentazione è importante ricordare che la vacanza spesso determina alcuni effetti nocivi sulla salute.

In primis, l’eccessiva esposizione solare, specialmente se non protetta, determina a livello della pelle una serie di ossidazioni cutanee che sebbene consentono di sfoggiare una bella tintarella determinano anche un eccesso di radicali liberi che portano all’invecchiamento precoce e alla perdita dell’elasticità.

L’esposizione protratta, così come la disidratazione, portano dunque ad una nutrizione cellulare deficitaria. Per questo motivo durante le vacanze risulta sempre fondamentale ricordarsi di bere per aiutare a prevenire alcune conseguenze del sole e del caldo.

Inoltre, la vacanza spesso è sinonimo di sregolatezza di orari, cambi dei ritmi sonno-veglia, non solo per il jet lag ma soprattutto per i molti giovani che vanno a dormire all’alba e si svegliano nel pomeriggio, consumo di alimenti esotici o non in orari non abituali, o in condizioni non ottimali come sulla spiaggia.

Infine in vacanza si tende ad eccedere con gli alcolici, altro fattore nocivo per l’integrità cellulare, e talvolta ci si lancia in sport estremi o di resistenza senza l’adeguato allenamento o preparazione alimentare.

Per ultimo, si rischia di tornare dalle vacanze con qualche chilo di troppo, in particolare le persone che tendono ad ingrassare e che durante la vacanza non hanno potuto o voluto mantenere il loro corretto regime alimentare.

Al ritorno dalle vacanze estive quali sono i consigli per riprendere un regime alimentare sano dopo che in ferie ci si è magari concessi qualche sfizio in più?

Per cercare di rimediare alle sregolatezze del periodo di vacanza l’organismo va ripreso per mano (e per la bocca) e condotto lentamente alle precedenti abitudini, se corrette.

La regola principale è quella di non tornare a casa l’ultimo giorno di vacanza. In questi giorni di “ammortizzamento” diventa fondamentale rispettare gli orari, non solo dei pasti ma anche del ritmo sonno/veglia e delle altre funzioni fisiologiche e psicologiche.

Questo è importante perché se all’organismo diamo subito degli orari precisi lui si adatterà precocemente e di conseguenza sarà meno “stressato”.

Ecco un guida alla corretta alimentazione da rientro:

- Orari regolari dei pasti (possibilmente 5 piccoli pasti al giorno)

- Bere regolarmente acqua e Sali minerali

- Grandi quantità di frutta e verdure fresche e di stagione.

- Evitare le cotture alla griglia o ad alte temperature insieme ai grassi

- Ridurre l’apporto calorico per chi è in sovrappeso

- Eliminare l’alcol per un mese.

- Solo in casi particolare ricorrere ad integratori

- Evitare eccessivi esercizi fisici, e praticare una blanda attività fisica

E’ ben noto che al ritorno dalle ferie ci si senta spesso svogliati e poco brillanti sul lavoro, così come a scuola. In che modo una corretta idratazione può aiutare a migliorare le performance cognitive?ica

La sindrome da rientro è tipicamente caratterizzata da malessere generale, affaticamento, astenia, irritabilità e disturbi del sonno.

Alcuni di questi sintomi sono di indole psicologica, altri da deficit nutrizionali e disidratazione. Per il recupero di una condizione ottimale bisogna quindi cominciare dalla prima colazione.

Numerose pubblicazioni scientifiche hanno dimostrato come l’omissione della prima colazione riduca la performance degli studenti, sia in termini di minore capacità di concentrazione, che di rendimento nelle attività fisiche (Cueto 2001, Fanjiang 2007). 

Altri autori hanno inoltre dimostrato come la prima colazione permetta una maggiore capacità di memoria, migliora il livello di attenzione, aiuta a risolvere i problemi matematici e migliora i livelli di ascolto e comprensione.

La prima colazione è soltanto il primo passo. Il resto della giornata deve rispettare le percentuali di suddivisione delle calorie previste dalle linee guida dell ‘INRAN (ora CRA) : 20% colazione , 30% pranzo e cena, e 10% per i due spuntini.

Ma non conta solo il cibo: anche l’acqua minerale incide sugli standard cognitivi. In questa fase del rientro non consiglierei acque oligominerali, salvo particolari indicazioni mediche, ma acque ricche in minerali per recuperare i Sali minerali persi durante l’estate e che continueranno a perdersi per le elevate temperature che perdurano ancora per un mese (settembre) dopo il rientro.

Quali sono i suoi consigli in merito e rispetto alle varie categorie (bambini e ragazzi- studenti / adulti-lavoratori)? E come possono idratarsi al meglio? 

La scelta di bere acque ricche in minerali vale in particolare per i giovani e gli adulti che fanno regolarmente attività sportiva. Gli anziani vanno valutati singolarmente per la scelta della tipologia di acqua. E’ importante ricordare che questi soggetti hanno un ridotto stimolo della sete e quindi bisogna educare loro e le persone che se ne prendono cura sull’opportunità di misurare la quantità di acqua assunta nell’arco della giornata, in modo da apportare gli opportuni correttivi.

di Alessandro Conte

30 agosto 2016