Gli italiani sono poco consapevoli del fatto che l’acqua è un alimento

In un’intervista a Rosalba Mattei, già Direttore dell’Unità Operativa di Dietetica Medica, Università di Siena. La professoressa racconta perché l’acqua è un alimento, quanta consapevolezza hanno gli italiani di questo, quali sono i benefici di una corretta idratazione e quali temi dovrà approfondire Expo Milano 2015

Quali caratteristiche definiscono l’acqua: un alimento?

Per alimento si intende tutto quello che noi mangiamo e all’interno del quale ci sono i nutrienti che il nostro organismo è in grado di assorbire e utilizzare per i propri fini. L’acqua è un liquido e al suo interno sono disciolte alcune sostanze nutritive. Sull’etichetta si possono leggere questi elementi che la caratterizzano. L’acqua può essere considerata un alimento proprio perché contiene questi nutrienti che sono utilizzati dal nostro organismo per svolgere funzioni specifiche. Ad esempio il calcio contenuto nelle acque è utilizzabile da parte dell’organismo ed è assorbibile come quello contenuto nel latte, e questa  disponibilità vale anche per tutti gli altri minerali che un’acqua contiene.

Quanta consapevolezza c’è tra gli italiani dell’associazione acqua-alimentazione?

Oggi forse qualcuno ne tiene conto ma non credo ci sia ancora molta consapevolezza nell’utilizzare le diverse acque in maniera differenziata a seconda della qualità dei cibi. Penso che ci sia sempre bisogno di un consiglio da parte di professionisti del settore.

Quello che forse guarda una persona “comune” è il contenuto di sodio pensando che ridurne drasticamente il consumo sia salutare. A tale proposito è bene ricordare che il sodio è un elemento essenziale per il buon funzionamento del metabolismo quindi, assumerne una quantità adeguata alle diverse esigenze, è necessario e questo può avvenire anche attraverso l’acqua che si beve.

Un’altra annotazione da fare è che, come per gli alimenti,  sarebbe bene non consumare sempre la stessa acqua ma variare in base al gusto personale e alle necessità individuali, perché ogni acqua  si differenzia dalle altre per il contenuto dei nutrienti.

Quali sono i benefici di una corretta idratazione a livello nutrizionale?

All’interno del nostro organismo tutte le reazioni chimiche e i processi metabolici avvengono in un mezzo acquoso. Quindi la turgidità delle cellule e tutti gli scambi tra ambiente interno e ambiente extracellulare avvengono tramite l’acqua.

Questo elemento è fondamentale: di media la presenza di acqua nel corpo di una persona adulta è di circa il 60% nella donna e il 70% nel maschio, quantità che può variare anche in base alla quantità di massa muscolare o meglio alla qualità della composizione corporea. Un aspetto da non tralasciare quando parliamo di corretta idratazione è quindi la distribuzione dell’acqua nell’organismo. Ad esempio se ci sono degli edemi l’acqua, si accumula al di fuori delle cellule e rende i processi di scambio più difficoltosi a causa della sua mal distribuzione.

Quali sono le principali patologie/disturbi legati a un’idratazione di scarsa qualità?

Ce ne sono diversi ma nella pratica quotidiana quello che è più utile sapere è quanta acqua si perde e cosa questo può provocare. Addirittura già dopo mezz’ora che abbiamo bevuto ne avremmo nuovamente bisogno perché la perdiamo anche attraverso vie delle quali non ci si  rende conto e questo potrebbe compromettere alcune funzioni che assolve l’acqua come il regolamento della temperatura corporea, il trasporto dei nutrienti, i processi digestivi e il mantenimento dell’elasticità della pelle e delle mucose.

Per quanto riguarda i problemi legati al peso, un individuo obeso o in sovrappeso è caratterizzato da una aumentata presenza di tessuto adiposo che contiene pochissima acqua. Questo significa che l’individuo è spesso disidratato o con una cattiva distribuzione dell’acqua nell’organismo.

L’alimentazione sarà il tema principale di Expo 2015 Milano. Quali sono a suo avviso le tematiche sull’acqua che meritano di essere approfondite?

Innanzitutto il rispetto dell’acqua, facendo particolare attenzione al suo consumo perché se ne spreca comunque tantissima. E’ vero che le risorse ancora ci sono ma con l’aumento della densità demografica aumenta anche la richiesta di acqua e, per questo, occorre porre maggiore attenzione al modo con cui si utilizza e da parte delle Aziende fornitrici, garantire un’ottima qualità dell’acqua potabile.

aggiornato il 26 marzo 2015