Sostenibilità e tecnologia in azienda, un binomio che paga

Sostenibilità e tecnologia in azienda, un binomio che paga

Un recente studio evidenzia il ruolo centrale della connettività e dell’approccio sostenibile nel futuro delle aziende

MILANO - Le aziende che investono nell'adozione di pratiche digitali sostenibili finalizzate al miglioramento del proprio impatto su ambiente e persone registrano una serie di benefici, di breve e lungo periodo. È questo quanto emerge dallo studio “Le transizioni gemelle: digitale e sostenibilità alleati per cambiare l’Italia”, realizzato dall’Istituto per la competitività (I-Com) e Join Group (società benefit di business advisory). Lo studio rientra all’interno del progetto Futur#Lab, nato dalla collaborazione tra I-Com e Windtre per contribuire agli scenari telco in Italia e al ruolo fondamentale del settore nell’accompagnare la transizione digitale.

Perché conviene investire in sostenibilità

Secondo la ricerca, la chiara identificazione degli obiettivi legati all’adozione di pratiche sostenibili garantisce un rafforzamento del posizionamento strategico delle aziende in una prospettiva di beneficio comune e impatto positivo. Il percorso è, però, a doppia velocità: da un lato ci sono le grandi aziende che sempre più pensano alla sostenibilità ambientale come ad una necessità ineludibile da cui discende un vero e proprio ripensamento della propria governance, dall’altro, le piccole e medie imprese che, salvo eccezioni, ancora vivono la sostenibilità ambientale come un onere difficile da affrontare con le proprie risorse umane e finanziarie.

L’importanza della connettività

Secondo lo studio, le tecnologie digitali svolgono già adesso un ruolo essenziale per accelerare la transizione verso modelli di sostenibilità. In particolare, appare fondamentale sostenere le piattaforme cardine come l'infrastrutturazione del 5G per l'abilitazione dei servizi propri dell'IoT e dei relativi vantaggi in termini di efficienza e sostenibilità, e incentivare il digitale applicato al tema della decarbonizzazione mediante politiche che favoriscano l'efficientamento degli spostamenti, la dematerializzazione dei processi, la gestione più efficiente delle operations (es. data center) e l'incremento delle attività di monitoraggio e valutazione degli impatti.

A livello di diffusione di reti di nuova generazione, l’Italia risulta indietro rispetto ai Paesi più avanzati in termini di copertura 5G standalone, che a maggio 2021 raggiungeva appena il 7,3% del territorio nazionale. Fortunatamente, le intenzioni di investimento degli operatori mostrano per il 2026, anche senza intervento pubblico, una copertura del 95% del territorio nazionale, con le regioni del Mezzogiorno che presenterebbero una copertura vicina al 100%.

Sostenibilità e trasformazione digitale

La ricerca ha approfondito anche l’esistenza di sinergie tra l’agire responsabilmente e le operazioni di digital transformation. Per quanto riguarda le tecnologie che avranno il maggior impatto in termini di sostenibilità ambientale e sociale, le aziende mettono al primo posto il cloud computing, le competenze digitali e la cybersecurity, insieme con la dematerializzazione, l’automazione e la flessibilità dei processi. Secondo lo studio, le tecnologie digitali svolgono già adesso un ruolo essenziale per accelerare la transizione verso modelli di sostenibilità. Grazie a un cambiamento culturale e organizzativo, accompagnato e favorito dalle istituzioni, sono stati adottati nuovi modelli di governance orientati a generare una visione condivisa sulle molteplici interrelazioni esistenti tra digitale e sostenibilità.

Di Salvatore Galeone

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