Acquisti online: italiani più attenti alle pratiche sostenibili

Acquisti online: italiani più attenti alle pratiche sostenibili

Secondo lo studio Seven Senders e condotto da Appinio, gli e-consumer italiani sono i più esigenti a livello ambientale rispetto al resto d’Europa

MILANO – Italiani più sensibili alla sostenibilità ambientale rispetto al resto d’Europa quando si acquista online. E’ quanto emerge dallo studio sui processi di acquisto online promosso dalla piattaforma logistica Seven Senders e condotto da Appinio coinvolgendo un campione di 3.500 persone sparsi tra Italia, Francia, Svizzera, Austria, Germania, Spagna e Paesi Bassi.

Il “prezzo” della sostenibilità (H2)

Secondo lo studio, oltre 2 italiani su 3 (65%) sarebbero disposti a pagare di più per una consegna sostenibile; seguono i tedeschi (60%), gli spagnoli (59%) e i francesi (58%). In merito all’entità del sovrapprezzo per usufruire di tale servizio, il 18% dei francesi e il 9% degli svizzeri pagherebbero un sovrapprezzo di 10 centesimi mentre il 7% degli svizzeri e il 14% degli italiani sarebbero disposti a sborsare, a loro volta, anche 20 centesimi in più. Solo il 2% di austriaci e svizzeri, oltre al 4% di italiani, francesi e tedeschi pagherebbe un extra di 40 centesimi.

Le caratteristiche di una consegna sostenibile 

Ma cosa rende una consegna sostenibile? Per quasi un cittadino europeo su 3 (31%) sarebbe l’adozione di imballaggi riciclabili a fare la differenza, mentre per quanto riguarda le altre pratiche “eco-friendly” 1 e-consumer su 5  è disposto a farsi consegnare il proprio pacco presso un punto di ritiro (13%) o in un locker (7%) mentre 1 su 4 (28%) rinuncia ai resi per ridurre le emissioni: una tendenza, quest’ultima, che è maggiore nelle regioni di lingua tedesca (Germania e Austria 46%, Svizzera 40%).

Cosa si cerca in un acquisto online 

Quali sono le aspettative in merito agli acquisti online? Gli e-consumer europei pretendono oggi un’esperienza di consegna comoda, semplice e affidabile; lo dimostra il fatto che nel 2022 il 45% del campione (contro il 40% del 2021) dichiara di aver cambiato rivenditore online in quanto insoddisfatto del servizio. Anche la rapidità della consegna riveste un ruolo fondamentale nella scelta della piattaforma d’acquisto (23% contro il 26% del 2021) insieme a costi bassi e affidabilità.

L’importanza delle politiche di reso 

Quando l’e-tailer opera dall’estero, l’87% degli intervistati sarebbe disposto ad accettare un “lead time” fra 3 e 7 giorni contro i 3-4 giorni ritenuti ammissibili dal 43% degli intervistati. Nella scelta della piattaforma d’acuisto influsice sempre di meno la politica dei resi: se nel 2021 a ritenere la gestione degli stessi fondamentale ai fini dell’acquisto era il 27% della popolazione, nel 2022 questo valore è calato al 9%. Infine, più di un terzo del campione intervistato ha affermato di apprezzare una procedura di gestione dei resi chiara e trasparente, mentre il 31% giudica importante il rimborso rapido di quanto pagato.

Di Salvatore Galeone

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