Una soluzione “hi-tech” per trasformare l’aria in acqua

I sistemi di ultima generazione sono stati messi a punto da SEAS SA, una start-up con sede nel Canton Ticino

MILANO – Chi l’avrebbe mai detto che la mente umana sarebbe stata in grado di progettare un macchinario in grado di ottenere acqua dall’aria? È il caso di AWA Modula, un pezzo di alta tecnologia messo a punto, attraverso la sua divisione R&D, da SEAS SA (Sociètè de l’Eau Aèrienne Suisse), una start-up ingegneristica che opera in Svizzera, nel Canton Ticino.

Come funziona questo macchinario?

È molto semplice: l’aria viene fatta passare attraverso un condotto di aerazione fino al suo “punto di rugiada” e, una volta fuori, è pronta per essere consumata, in quanto, durante il processo, viene filtrata e rimineralizzata. Il macchinario è realizzato in acciaio zincato e da materiali per uso alimentare: a seconda della variante, però, è possibile ottenere un diverso quantitativo di acqua, da 250 a 10 mila litri al giorno. Esiste inoltre anche un modello che genera acqua distillata pura, impiegata in ambito industriale.

I primi macchinari, però, furono un’idea “made in USA”

Jonathan Wright e David Richards, nel 2006, furono i primi a pensare a questo tipo di macchinario, ma la tecnologia, ai tempi, non era così tanto diffusa come lo è ora. La Greentec Aqua, una delle agenzie di vendita in India per conto di SEAS dei sistemi Awa Modula, ha iniziato a diffondere il proprio business in India, dopo aver notato un profondo interesse in altre nazioni sviluppate come gli Stati Uniti, l’Australia e gli Emirati Arabi Uniti.

Molti industriali, in India, hanno espresso il loro interesse, anche se i costi di questa apparecchiatura sono diversi: si passa dai 30mila Euro per quello che eroga 250 litri al giorno, fino ai 700mila per l’altro, che ne produce 10mila.

di Stefania Ghezzi

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