Salento subacqueo, alla scoperta dello Ionio di Santa Maria e Santa Caterina

Salento subacqueo, alla scoperta dello Ionio di Santa Maria e Santa Caterina

In occasione dell’estate, la scrittrice e sub Maria Pia Romano ci racconta l’eccezionalità dei fondali marini che è possibile ammirare nel Salento

Un orizzonte rovesciato, che lascia senza fiato per le infinite emozioni che può regalare. Non si contano le splendide immersioni che si possono fare nel Salento: la Terra dei Due Mari offre fondali molto interessanti, dallo Ionio all’Adriatico, con escursioni subacquee che consentono di ammirare pareti, grotte, gorgonie, relitti. Iniziamo dal versante jonico il nostro viaggio alla scoperta delle meraviglie salentine sommerse, lì dove il sole tramonta nell’acqua, regalando tramonti da cartolina in ogni stagione.

Ginetto e il Curvone

Una delle mete più belle e più amate dai sub pugliesi è il tratto di costa di Santa Maria al Bagno e Santa Caterina, dove si possono fare delle bellissime immersioni da riva: la Reggia, le Quattro Colonne, Ginetto, il Curvone, l’Isolotto, le numerose Grotte come la Roversi. In questi punti non si raggiunge una grande profondità: siamo intorno ai 15 metri, solo in pochi casi superiamo i 20 metri; il fondale è pullulante di vita e si possono ammirare e fotografare tantissimi nudibranchi e pesci, in particolare cernie e saraghi.

Le immersioni profonde

A Santa Caterina c’è un diving storico della Puglia: Costa del Sud, che accompagna i sub in incantevoli immersioni ricreative intorno ai 20 metri e profonde, come il relitto del Neuralia e dell’aereo Junker ’88 a circa 35 metri di profondità, le Nasse e i Giardini, sempre intorno ai trenta metri. Per chi è in possesso dei brevetti necessari c’è lo spettacolo incredibile delle Gorgonie, intorno ai 50 metri, e c’è il Caterina Madre: un gioiello dello Jonio, intorno agli 80 metri, solo per esperti sub tecnici.

Un vero e proprio universo parallelo

Con un salto nel blu inizia, dunque, il viaggio in un universo parallelo. Affascinante come non avremmo mai creduto se fossimo restati con i piedi sulla terraferma. Silenzioso, eppure pulsante di vita. Come astronauti si vaga negli abissi, col corpo senza peso e la mente aperta a nuove suggestioni di mare. Nelle prossime tappe conosceremo Torre Inserraglio, Santa Maria di Leuca e Otranto.

Di Maria Pia Romano

Ph. Rocco Sienese

READ MORE