L’acqua non può essere un carburante, parola di Robert Rapier – In a Bottle

Acqua come carburante, un mito da sfatare

Un’inchiesta del giornalista Robert Rapier fa luce sulle nuove startup che brevettano carburanti a emissioni zero composti da acqua

MILANO – Le proprietà dell’acqua sono ampiamente conosciute da tutti. Ultimamente sempre più scienziati e aziende, alla scoperta di tecnologie rivoluzionarie legate al risparmio energetico, sono alla ricerca di ulteriori usi innovativi per questa preziosa risorsa.

Il giornalista Robert Rapier sul sito Oilprice.com ha analizzato la tecnologia del carburante a base di acqua che alcune start-up internazionali stanno brevettando.

Il brevetto

La società israeliana Electriq-Global insieme con l’olandese Eleqtec stanno brevettando un prototipo di carburante a emissioni zero composto al 60% da acqua, un'alternativa economica alle batterie e all'idrogeno compresso.

Il giornalista si pone scettico di fronte a tali scoperte. «L'acqua non può essere un combustibile - afferma Robert Rapier - l'unico modo per trasformarla in carburante è aggiungerle energia in qualche modo, come ad esempio bollirla e trasformarla in vapore o farla reagire con il sodio metallico per produrre idrogeno. Tuttavia, ognuno di questi passaggi comporta l'aggiunta di energia nel sistema

L’inchiesta del giornalista

Rapier ha contattato l’azienda Electriq-Global per avere maggiori dettagli circa la loro scoperta, ma le argomentazioni fornite non chiariscono il fatto che non ci siano emissioni durante la fase produttiva o che l’energia risultante sia maggiore rispetto a quella impiegata per crearla.

«Non è mia intenzione screditare la tecnologia brevettata da Electriq-Global – conclude il giornalista – voglio solo aiutare le persone a capire le domande giuste da porsi quando ci si trova di fronte a tali progetti che vogliono introdurre nuovi fonti di energia a impatto zero

di Michael Dones

Source: Adobe Stock

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