Acque reflue ripulite per irrigare i campi

Il progetto portato avanti dal Gruppo Cap aiuterà la ricerca digitale applicata al settore idrico integrato

MILANO - I cambiamenti climatici e gli attuali stili di vita rendono necessaria una maggiore attenzione verso un bene sempre più prezioso come l’acqua. Secondo i dati forniti da UTILITALIA i principali consumi idrici riguardano in primo luogo l’irrigazione, che da sola raggiunge il 51% del totale, seguita dall’impiego industriale al 21% e quello civile al 20%. Per questo il Gruppo Cap, azienda pubblica per lo sviluppo di progetti nel settore idrico integrato con sede a Peschiera Borromeo, sta brevettando un progetto rivoluzionario per l’irrigazione dei campi agricoli.

Riuso delle acque reflue in agricoltura

L’azienda, che attualmente porta l’acqua nelle case di 2,5 milioni di cittadini nei comuni dell’hinterland milanese, sta investendo nel progetto “DWC - digital-water.city - Leading urban water management to its digital future”. Coordinato dal Centro di Competenza sulle Acque di Berlino (KWB), esso raggruppa 24 partner provenienti da 10 Paesi europei per sviluppare attività sperimentali in 5 città metropolitane Europee: Parigi, Berlino, Copenaghen, Milano e Sofia. In Italia l’epicentro dell’azione di innovazione è proprio la sede del depuratore di Peschiera Borromeo di Gruppo CAP, dove si studieranno sul campo soluzioni digitali e tecnologiche per valutare e minimizzare il rischio nel riuso irriguo delle acque reflue trattate.

Economia circolare in campo agricolo

Il progetto ha ricevuto un finanziamento di 5 milioni di euro giunto dalla Commissione Europea nell’ambito della call Horizon 2020 “Digital solutions for water”. Il riuso di acque depurate in agricoltura è una delle soluzioni non soltanto in situazioni di carenza. Ogni anno in Europa – secondo dati dell’Unione Europea - vengono “trattati” nei depuratori più di 40 miliardi di metri cubi di acque reflue, ma ne sono “riusati” soltanto 964 milioni di metri cubi. In Italia si trattano e si riusano ogni anno 233 milioni di metri cubi di acque reflue.  Secondo Utilitalia bisogna applicare alla risorsa acqua gli stessi principi dell’economia circolare per ottenere effetti virtuosi.

di Salvatore Galeone

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