Come funziona il riciclo dell’alluminio

Come funziona il riciclo dell’alluminio

Scopriamo le proprietà di questo importante metallo che è possibile riciclare all'infinito

MILANO – Il riciclo è un processo che può riguardare diversi materiali: dalla plastica al cartone, dal vetro al legno. Anche l’alluminio può rientrare all’interno di tale meccanismo. Si tratta di un metallo molto presente in natura: la bauxite, il principale minerale da cui si ricava l’alluminio, costituisce circa l’8% delle superficie terrestre  ed è il terzo elemento più abbondante dopo l’ossigeno e il silicio. Riciclare l’alluminio è importante: basti pensare che il processo per la sua produzione richiede solo il 5% di energia elettrica che invece necessita per la produzione di quello primario. In questo articolo, scopriremo come funziona il riciclo delle lattine in alluminio.

Quali sono i rifiuti in alluminio, non solo lattine

Nella raccolta differenziata dell’alluminio, oltre alle più note lattine per bevande, il CIAL, il Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi in Alluminio composto da 250 imprese, indica che vanno considerati anche: vaschette e scatolette per il cibo, anche quelle per il cibo per animali, bombolette spray, tubetti per creme, conserve e prodotti sanitari e cosmetici, il foglio sottile come l’involucro del cioccolato e il rotolo da cucina, tappi, capsule e chiusure varie.

L’alluminio riciclato ha le stesse proprietà e qualità dell’alluminio originario: per questo l’alluminio prodotto nel nostro Paese proviene prevalentemente dal riciclo. Secondo i dati del CIAL, in Italia l’alluminio viene utilizzato nell’industria automobilistica (55%), nell’edilizia (26%), nei casalinghi e per nuovi imballaggi.

Scopri anche come funziona il riciclo della plastica e la raccolta dei tappi di plastica

Come si ricicla l’alluminio e cosa si ottiene dall'alluminio riciclato

Tutti questi materiali in alluminio, una volta usati e adeguatamente differenziati, possono rinascere grazie al riciclo, dando così nuova vita a nuovo alluminio per la realizzazione di nuove e infinite applicazioni.

L’alluminio, una volta correttamente smaltito e raccolto, viene separato, pressato in balle e poi avviato alla fonderia dove il materiale viene dapprima pre-trattato a circa 500° per essere epurato da vernici o altre sostanze e poi fuso a 800° per ottenere alluminio liquido. Dopo questa fase, è possibile ottenere placche destinate a essere lavorate per la produzione di semilavorati e nuovi manufatti.

L’alluminio ricavato dai processi di riciclo viene riutilizzato per produrre nuovi oggetti o viene riutilizzato in alcune parti di automobili, come ad esempio i cerchioni delle ruote e i pistoni, e per la realizzazione di altri mezzi di trasporto come motocicli, tram, biciclette, monopattini, barche, aerei.

Dall’alluminio riciclato si ottengono anche tantissimi altri oggetti:

  • materiale da usare per la realizzazione di macchinari per la stampa
  • impianti di riscaldamento
  • rubinetteria industriale
  • bulloni, viti, chiodi
  • prodotti legati all’industria elettrica come batterie, fili, generatori elettrici, torri per antenne, altoparlanti, apparecchi radio e TV, telefoni cellulari, cavi telefonici, telecomandi.

Riciclaggio alluminio e emissioni di gas serra

Secondo quanto emerso durante l'assemblea annuale del CIAL, nel 2020 il riciclo dell’alluminio ha consentito di evitare emissioni serra pari a 355mila tonnellate di CO2 e di risparmiare energia per oltre 153mila tonnellate equivalenti di petrolio. Un traguardo reso possibile grazie all’azione combinata di istituzioni, imprese, operatori, cittadini e comuni. In base ai dati del CiAL, sono oggi oltre 5.448 (+42 rispetto al 2019) i Comuni e circa 47 milioni i cittadini attivi nella raccolta differenziata dell’alluminio e con cui il Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio collabora, nell’ambito dell’Accordo Quadro Anci-Conai, su tutto il territorio nazionale.

Di Rossella Digiacomo

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