Dove buttare il polistirolo per differenziarlo correttamente

Dove buttare il polistirolo per differenziarlo correttamente

Scopriamo come smaltire correttamente il polistirolo, un materiale molto comune e che spesso può generare dubbi sul suo corretto riciclo

MILANO – Usato per imballare e proteggere l’integrità degli oggetti, ma anche per la produzione di piatti e posate monouso, il polistirolo è un materiale con cui abbiamo spesso a che fare durante la giornata. Smaltire correttamente il polistirolo, però, può mandare in crisi in molti, con differenze regolamentari che possono variare da regione a regione, e persino da un comune all’altro. Scopriamo le caratteristiche di questo materiale e come riciclarlo correttamente.

Polistirolo: cos'è e come viene prodotto

Il polistirolo o polistirene è un polimero termoplastico dalla struttura lineare, molto versatile e utilizzatissimo sia in Italia che nel mondo. Esso viene realizzato partendo dallo stirene, ricavato dal petrolio. Quest'ultimo, prima di essere espanso, si presenta sotto forma di piccole perle trasparenti. Il polistirene espanso, che si ottiene immergendo in acqua granuli di polistirene e aggiungendo all'acqua una quantità di pentano dal 2% all'8%, si presenta in forma di schiuma bianca leggera, spesso modellata in sferette o chips, e viene usato per l'imballaggio e l'isolamento.

Principali utilizzi del polistirolo

Il polistirolo viene usato in molti settori applicativi per le sue proprietà meccaniche ed elettriche. Nell'industria alimentare, viene usato per produrre posate e piatti di plastica, involucri per le uova, barattoli per yogurt. Nell'industria manifatturiera viene impiegato ovunque serva una plastica rigida ed economica, come per i contenitori dei CD e DVD, porta targhe, modellini in plastica.

Il polistirolo espanso viene usato soprattutto nella produzione di imballaggi. Inoltre, essendo un isolante termico, viene utilizzato anche in edilizia per l'isolamento degli edifici e nella realizzazione di pannellature isolanti o per il cosiddetto "isolamento a cappotto".

Dove buttare il polistirolo nella raccolta differenziata

Prima di rispondere alla domanda, occorre sottolineare come in commercio esistano differenti tipologie di polistirolo:

  • Il Polistirolo Espanso Sintetizzato (EPS): sviluppato attraverso delle particolari tecniche di fabbricazione, viene utilizzato maggiormente per la produzione di imballaggi.
  • Il Polistirolo Espanso Estruso (XPS): è impiegato principalmente nel settore edilizio per la realizzazione dei cosiddetti “cappotti termici” per l’isolamento termico di pareti, pavimenti e coperture.
  • Il Polistirolo Antiurto (HIPS): esso si presenta come un laminato plastico compatto. Con questo materiale vengono comunemente prodotti piatti monouso, posate, vaschette, involucri alimentari e altri materiali.

Il polistirolo e il polistirolo espanso, essendo assoggettati ai prodotti in plastica riciclabile, vanno smaltiti nel sacchetto della plastica o del multimateriale, a seconda delle indicazioni del proprio comune di residenza.

In alcune zone, infatti, viene fatta la distinzione tra i due tipi di polistirolo espanso e quello antiurto con cui si realizzano i prodotti usa e gettail polistirolo espanso va buttato nel secco indifferenziato, mentre quello per usi alimentari va smaltito nella plastica dopo aver rimosso eventuali residui di cibo.

Nel dubbio, è sempre bene consultare il sito dell’azienda responsabile della raccolta differenziata nel proprio comune o regione.

di Salvatore Galeone

 

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