Dal Brasile arriva la "ricicletta"

Dal Brasile arriva la "ricicletta"

Rispetto per l'ambiente in tutti i sensi. Limitare lo smog e trasformare i rifiuti in risorsa sono due azioni che hanno trovato applicazione nella prima bicicletta al mondo realizzata con bottiglie di plastica riciclata. E' stata realizzata in Brasile da un inventore uruguaiano emigrato nella terra del sole: è per rispettare ambiente arriva la "ricicletta"...

Creata la prima bicicletta prodotta con bottiglie di plastica riciclata

MILANO - Dai suoi amici è stato ribattezzato lo Steve Jobs delle due ruote e lui, Juan Muzzi, uruguaiano trapiantato in Brasile, proprio come il filosofo del “Think Different” ha applicato questo pensiero all’ambiente. Ha realizzato la prima bicicletta al mondo con plastica riciclata, utilizzando milioni di bottiglie raccattate nelle discariche e arrivando a far risparmiare al Terra chili di petrolio ed emissioni nocive.

LA “RICICLETTA”- Quanto fa bene al corpo una bella passeggiata in bicicletta? Sappiamo che l’attività fisica è importante ma se questa si associa al rispetto dell’ambiente allora il guadagno è doppio: per noi e per il nostro pianeta. Juan Muzzi, inventore uruguaiano, ha ideato le rivoluzionarie Muzzi Cycles, biciclette da strada costruite senza saldature e vernici e con abbondante impiego di PET. In un anno infatti il signor Muzzi è stato in grado di riciclare 15.840.600 bottiglie in Pet, 132.000 telai di bicicletta, e di risparmiare 980.732 kg di petrolio e 2.738.227 kg di Co2. E sostenibile è anche il prezzo: una “ricicletta” costa solo 140 dollari ed è in vendita online.

LA BICI “UMANA”- Nella costruzione e nelle caratteristiche, le innovative biciclette ricordano la struttura ossea del corpo umano: agili, leggere e realizzate seguendo l’idea della cavità. Ma a differenza nostra non subiscono l’usura del tempo poiché non arrugginiscono e restano integre a lungo. Recentemente Juan Muzzi ha affermato che l’idea era piaciuta a Germani e Stati Uniti, ma aveva avuto resistenze proprio nel Brasile. Un finanziamento del Banco Uruguaiano gli ha permesso di avviare l’attività e ora le “riciclette” stanno avendo un enorme successo proprio nel Sudamerica.

aggiornato l'11 luglio 2014