Una nuova pellicola vegetale per rinfrescare gli edifici

Una nuova pellicola vegetale per rinfrescare gli edifici

Al posto dell’aria condizionata, i ricercatori di Cambridge hanno brevettato una soluzione meno impattante sull’ambiente

MILANO – Tra le conseguenze dei cambiamenti climatici troviamo anche l’aumento delle temperature medie stagionali, non soltanto in piena estate. Per questo negli ultimi anni il consumo di aria condizionata è aumentato notevolmente, con ulteriori conseguenze dal punto di vista ambientale. Una soluzione sembra provvenire dall’Inghilterra, dove un gruppo di chimici dell'Università di Cambridge ha realizzato uno speciale rivestimento a base vegetale: una pellicola che si raffredda quando è esposta alla luce solare. Un'innovazione che potrebbe ridurre la necessità di aria condizionata in edifici e veicoli, con un conseguente impatto positivo sull'ambiente.

Colorazione strutturale 

La maggior parte dei rivestimenti progettati per il raffreddamento sono bianchi, mentre i colori tendono a rendere le superfici più calde. Invece di usare la tintura, il gruppo di studiosi ha deciso di optate per la cosiddetta “colorazione strutturale”, ovvero quella derivata dall’interferenza su strutture di dimensione prossima alla lunghezza d’onda della luce visibile.

Il rivestimento sviluppato dai ricercatori sfrutta la proprietà ormai nota del raffreddamento radiativo diurno passivo (PDRC). Questo significa che non assorbe molta luce e irradia il calore a una lunghezza d'onda che sfugge all'atmosfera, disperdendosi direttamente nello spazio.

La pellicola refrigerante di origine vegetale 

La pellicola, presentata al meeting di primavera della American Chemical Society è composta da cellulosa nanocristallina (CNC), una serie di particelle minuscole della grandezza delle singole lunghezze d'onda della luce. Queste CNC possono assumere colori rosso, verde o blu, ma risultano piuttosto fragili.

I ricercatori hanno però trovato un modo per unirli all'etilcellulosa, un materiale bianco e più flessibile. Un metro quadrato di pellicola riesce a generare oltre 120 watt di potenza frigorifera. Dallo studio è emerso che utilizzando questa speciale pellicola è possibile abbassare di circa 4°C la temperatura all’interno di un edificio durante il giorno.

Le applicazioni future 

La pellicola può essere prodotta in grandi quantità, in quanto la cellulosa è una materia prima economica. Essa può essere applicata sui tetti e sulle pareti delle case, ma può essere impiegata anche per rivestire le automobili.

Prima di poterla applicare su auto o edifici, però, gli scienziati vogliono esplorare anche altre funzioni. Ad esempio, le CNC sono sensibili agli inquinanti, per cui potrebbero essere sviluppate per integrare rilevatori di fumo o smog da integrare direttamente nei rivestimenti.

L’uso di questa pellicola vegetale potrebbe portare presto alla riduzione dell’uso dei costosi e inquinanti impianti di aria condizionata, che andrebbero sostituiti con questa soluzione eco-compatibile ed efficace.

Di Salvatore Galeone

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