Perché le acque sotterranee sono una risorsa invisibile da tutelare

Perché le acque sotterranee sono una risorsa invisibile da tutelare

In occasione del World Water Day è stato pubblicato il Rapporto ONU 2022 sulle acque, quest’anno dedicato alle acque sotterranee

MILANO - Il 99% di tutte le acque dolci sottoforma liquida si trova sotto i nostri piedi, sotto terra, e non contenuto nei fiumi e nei laghi. Un’immensa risorsa naturale spesso "poco compresa, conseguentemente, sottovalutata, mal gestita" secondo il Rapporto ONU “ACQUE SOTTERRANEE. Rendere visibile la risorsa invisibile”, il "World Water Development Report" che, in linea col tema della giornata mondiale dell'Acqua, ha come tema principale proprio quello delle acque sotterranee.

Rendere visibile la risorsa invisibile

Il rapporto, come si evince già dal titolo, affronta il tema delle acque sotterranee da diversi punti di vista: dall'agricoltura agli insediamenti umani, dalla salute umana al settore industriale ed energetico. Il report ONU esamina la correlazione tra acque sotterranee e cambiamenti climatici e il loro ruolo dal punto di vista economico-finanziario per quanto riguarda investimenti necessari per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Onu per il 2030, in particolare il numero 6, quello sull'acqua.

Una migliore gestione delle acque sotterranee

Le acque sotterranee costituiscono una risorsa essenziale, non solo per gli usi civici e i settori industriali, ma anche per l’agricoltura, l’allevamento e le altre attività ad esse collegate. L'Editor in Chief del rapporto Onu, Richard Connor, sottolinea, nella presentazione del documento, come la maggior parte delle acque sotterranee (tra l'80% e il 90%) sia praticamente non rinnovabile, con un tempo di "ricarica" cioè di migliaia di anni se non a volte milioni. Connor prosegue spiegando come solo tra il 10% e il 20% delle acque sotterranee, sia, in effetti, rinnovabile, e cioè ricaricabile tramite le precipitazioni. Il report ONU sulle acque sotterranee vuole invitare i singoli Paesi a impegnarsi per sviluppare "politiche di governance e strumenti di gestione delle acque sotterranee che siano efficaci per poter affrontare le crisi presenti e future".

I punti strategici del Rapporto ONU 2022

Di seguito, proponiamo una sintesi dei contenuti e dei dati presenti all’interno del Rapporto ONU 2022 “ACQUE SOTTERRANEE. Rendere visibile la risorsa invisibile”.

  • In un contesto di crescente scarsità idrica in numerose aree del mondo, non è più possibile ignorare l’enorme potenziale delle acque sotterranee e la necessità di una gestione attenta di questa risorsa
  • Nell’Africa subsahariana, dove le opportunità offerte da vasti acquiferi a bassa profondità sono sfruttate solo in minima parte, appena il 5% delle aree dotate di sistemi di irrigazione utilizza acque sotterranee
  • In buona parte del mondo, il ricorso alle acque sotterranee costituisce l’unica modalità possibile ed economicamente sostenibile per consentire l’accesso alle risorse idriche essenziali alle popolazioni rurali che ancora ne sono sprovviste
  • Il settore petrolifero e del gas e quello minerario, attraverso le loro attività, generano una notevole quantità di dati interni sulla localizzazione, sulla portata e sulle caratteristiche degli acquiferi
  • In numerose aree del mondo, affinché le forniture idriche siano in grado di resistere ai cambiamenti climatici sarà necessario attingere non solo alle acque sotterranee, ma anche a fiumi, laghi e altri bacini idrici superficiali
  • Le acque sotterranee nella regione araba sono per la maggior parte fonti non rinnovabili e devono quindi essere gestite considerando la natura limitata della risorsa
  • I dati sulle acque sotterranee raccolti grazie a fondi pubblici dovrebbero essere accessibili liberamente
  • La messa a punto dei diversi strumenti di gestione delle acque sotterranee può avvenire solo a seguito della creazione di strutture giuridiche e istituzionali dotate dell’autorità necessaria per l’utilizzo e l’applicazione di tali strumenti
  • Spesso gli acquiferi transfrontalieri sono stati presi in considerazione in accordi di cooperazione sulle risorse idriche di portata più ampia, formulati per i bacini idrografici transfrontalieri
  • È essenziale che i paesi si impegnino nella definizione di un quadro adeguato ed efficace per la governance delle acque sotterranee

Di Rossella Digiacomo

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